NEW YORK, 06 MAG – Un bambino su cinque vive in povertà nella città di New York. Lo rivela il rapporto annuale della non profit Robin Hood in collaborazione con la Columbia University. Secondo i dati, quasi in milione e mezzo di residenti vive in condizioni di indigenza e sono soprattutto gli afroamericani, gli ispanici e gli asiatici ad essere i più colpiti. Il tasso di povertà della città è inoltre il doppio della media nazionale.
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Povertà a New York – Il rapporto ha rivelato anche che durante la pandemia il tasso di povertà non è ulteriormente salito solo grazie agli aiuti governativi. Tuttavia mentre la città va sempre più verso la strada della ripresa sono ancora una volta le cosiddette minoranze ad essere tagliate fuori.
“Nonostante l’incredibile progresso degli ultimi anni – ha commentato il presidente di Robin Hood Rich Buery – e nonostante l’incredibile effetto di alcune delle forti politiche governative e dei trasferimenti finanziari che hanno aiutato i newyorkesi a restare a galla durante la pandemia, si vede che gli stessi continuano a soffrire”. Buery ha aggiunto anche il tasso di disoccupazione resta alto in quei settori che impiegano principalmente residenti a basso reddito e di colore. (ANSA)
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