COMUNICATO STAMPA OSSERVATORIO MILITARE – SIAMO IN GUERRA: BASTA CON LE BUGIE
Nel 1990, prima guerra del Golfo, fu Andreotti ad ordinare il silenzio sulla partecipazione armata dell’Italia al fianco degli USA in Iraq, il silenzio fu violato con la cattura di un nostro equipaggio il cui C.te fu addirittura “punito” perché “con il suo comportamento aveva messo a repentaglio le disposizioni emanate dal Governo”;
Nel ’93 fu invece il Presidente Ciampi a “vietare” di dire che la tragedia del Pastificio in Somalia fu conseguenza di un rastrellamento ordinato dagli americani nel giorno della festa nazionale Somala (messaggio subliminale) e l’ordine di sparare ai velivoli in zona arrivò in ritardo: 3 morti e 22 feriti, da circa un anno era stata ammainata la bandiera rossa sul Cremlino;
Toccò poi a Berlusconi “assicurare” che l’opinione pubblica italiana non venisse mai a sapere che i nostri uomini morirono a Nassiriya per assicurare la fornitura di greggio all’Italia su ricatto americano che, associata all’incompetenza dei nostri Generali causò la morte dei nostri soldati;
nel conflitto Balcanico invece, fu D’Alema ad “ordinare” il silenzio sulle regole d’ingaggio dei nostri velivoli e sui bombardamenti all’uranio che dovevano essere taciuti per non “creare difficoltà agli alleati americani”, ancora oggi si prosegue su questa linea e siamo ad oltre 400 morti ed 8000 malati.
Guerra tra USA e Russia
Oggi forniamo armi pesanti ad un Paese in guerra lo nascondiamo al Parlamento e mentiamo agli italiani perché non si sappia che la guerra è una guerra tra USA e Russia in cui l’Ukraina fa da attore principale e l’Europa da comparsa inutile.
BASTA, evitate di mentirci e non prendeteci in giro!
Putin ha sbagliato, vero, ma l’Italia è, e deve restare, un Paese che ripudia la guerra ed in quanto tale deve avere la forza, ma sopratutto il coraggio, di porsi come mediatore e pacificatore. Fornire armi ormai non serve più, la storia insegna (Vietnam con le stesse parti in causa ma su fronti opposti).
Forse solo Macron (non mi sta affatto simpatico) ha provato a dare dignità all’Europa.
Quando dico coraggio a porsi da pacificatore lo dico con la convinzione che questo ruolo potrà essere svolto solo ad una condizione: fuori dalla NATO.
Essere fuori dalla NATO non significa ripudiare alleanze o patti storici, oggi significherebbe solo essere Stato libero indipendente che ripudia la guerra e vuole la pace non solo in Italia ma in Europa.
Roma 02 maggio 2022
OSSERVATORIO MILITARE
Domenico Leggiero