“Come Lega ci poniamo una semplice domanda che sorge spontanea: il paventato aumento del canone Rai servirà per sostenere l’ingaggio spropositato di Marco Damilano? Non si spiega altrimenti l’incoerenza dell’ad Fuortes, che in commissione definiva l’aumento del canone una misura consona e auspicabile per sostenere le casse di Viale Mazzini ma intanto sceglie di strapagare un giornalista esterno invece di valorizzare risorse interne all’azienda”. Lo affermano i senatori della Lega componenti della commissione Vigilanza Rai Giorgio Maria Bergesio, Umberto Fusco, Simona Pergreffi.
“Riteniamo assolutamente inconcepibile -aggiungono- la scelta della Rai di ingaggiare a peso d’oro Marco Damilano, con un contratto di circa 50mila euro al mese per uno spazio televisivo di soli 10 minuti. In questo periodo di difficoltà per i cittadini, l’aumento del canone Rai sarebbe certamente un ulteriore aggravio e motivarlo con la volontà testarda di assumere Damilano sarebbe un vero e proprio schiaffo. Per la Lega questa decisione è completamente fuori luogo e chiederemo chiarimenti in Parlamento”. ADNKRONOS