Covid, segreto militare sulla mancata zona rossa

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Sulla mancata zona rossa per Covid ad Alzano e Nembro il Consiglio di Stato fa calare la scure del segreto militare. Martedì 12 aprile il tribunale amministrativo ha deciso che lo Stato non deve rivelare perché 400 militari sono stati inviati all’ingresso della Valseriana tra il 5 e l’8 marzo 2020 senza istituire la zona rossa, come avvenne invece a Codogno e in altri comuni del Lodigiano, richiamandoli alla base.

A riportare stralci del documento a firma dei magistrati Luigi Maruotti e Giovanni Pescatore sono il sito di Gianluigi Paragone e Bergamo News. Alla base della decisione il fatto che “sono stati impiegati gli stessi contingenti di Forze armate addetti all’operazione ‘Strade Sicure’, il cui utilizzo è stato disposto in attuazione delle direttive generali di pianificazione annuale, in relazione alle quali sussiste un’esigenza di riservatezza volta a secretare le linee della programmazione strategica di impiego delle risorse umane e strumentali”. A chiedere quei documenti era stata l’agenzia Agi.

L’avvocato Consuelo Locati, a difesa dei parenti delle vittime del Covid, è infuriata: “L’autorità giudiziaria avrebbe dovuto spiegare perché l’operazione di contenimento del virus sia correlata con ‘Strade Sicure contro la criminalità organizzata’, a noi rimane incomprensibile”. www.iltempo.it

Segreto militare – Lo Stato, dunque, non rivelerà per quale motivo decise di inviare 400 militari all’imbocco della Val Seriana tra il 5 e l’8 marzo 2020, prima di richiamarli senza mai istituire la zona rossa come avvenne invece nei primi Comuni colpiti nel Lodigiano.