GB: Royal Navy nella Manica contro l’immigrazione illegale

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LONDRA, 14 APR – Il premier britannico Boris Johnson ha formalizzato la decisione di affidare alla marina militare il pattugliamento del canale della Manica per frenare l’impennata di sbarchi di immigrati illegali. L’annuncio è stato fatto durante un discorso tenuto sulla costa inglese del Kent nel quale il primo ministro Tory ha illustrato il già preannunciato piano draconiano definito dal suo governo per dare una stretta all’immigrazione: piano che prevede fra l’altro il controverso trasferimento di alcuni richiedenti asilo in Ruanda, in attesa della verifica dell’iter sulla loro eventuale ammissione nel Regno Unito.

Il piano contro l’immigrazione illegale

Il governo britannico di Boris Johnson lancia un piano draconiano e controverso per contrastare l’immigrazione illegale, in cui si prevede, fra l’altro, che “alcuni dei richiedenti asilo” siano trasferiti in Ruanda per la gestione dell’iter burocratico relativo alle loro richieste.

Lo stesso premier, secondo l’anticipazione di un suo intervento previsto per oggi, afferma che la situazione è diventata insostenibile per la Gran Bretagna, a fronte di sbarchi record sull’isola: oltre 600 persone sono arrivate solo ieri dopo aver attraversato su barchini e gommoni il Canale della Manica, portando il totale a oltre 5.000 quest’anno.

Johnson punta il dito contro i trafficanti di esseri umani, sottolineando che Londra non può tollerare un sistema illegale e afferma: “La nostra compassione può essere infinita, ma la nostra capacità di aiutare le persone non lo è”.

Come si legge sul sito della Bbc, la ministra degli Interni, Priti Patel, deve siglare col governo del Ruanda un accordo da 120 milioni di sterline che prevede in certi casi rimpatri rapidi per i richiedenti asilo arrivati nel Regno e la gestione dell’intero processo burocratico nel Paese africano.
Le ong hanno fortemente criticato il piano, definendolo “crudele” e hanno sollecitato un ripensamento del governo conservatore. Mentre l’opposizione laburista l’ha bollato come “impraticabile e immorale”. (ANSA).