(www.affaritaliani.it) – La guerra fomenta il dibattito a L’aria che tira su La7. Ieri, nella puntata di mercoledì 13 aprile, Giorgio Cremaschi e Fabrizio Roncone non se le sono mandati a dire. A iniziare è il sindacalista che, parlando della crisi ucraina, dichiara: “Questo è un conflitto di aggressione, non ci sono dubbi. Così come quelli che abbiamo fatto noi e la Nato nei territori di guerra citati da Roncone”. E Cremaschi invita a cancellare la guerra d’aggressione al diritto internazionale, scatenando la polemica in studio.
Zelensky è un dittatore
Prima è la conduttrice Myrta Merlino a ricordare a Cremaschi che così “si assolve Putin”. Niente di più sbagliato per il sindacalista che prosegue: “No, anzi, lo condanno. Ma bisogna dire che la dittatura nazionalista russa è la stessa di Zelensky, bisogna smetterla di dire che l’Ucraina è una democrazia. Anche Zelensky è un dittatore”.
E Roncone ribatte: “Ma lei lo festeggia il 25 aprile, la nostra festa della Liberazione?”. Una domanda a cui Cremaschir eplica: “Certo, io penso che tutti quelli come lei che usano Hitler e offendono l’Anpi in realtà vogliono solo fare la terza guerra mondiale”. “Non si permetta”, si scalda il giornalista mentre l’interlocutore continuava: “A domanda provocatoria c’è risposta provocatoria. Lei vuole la terza guerra mondiale”.
Ma Roncone controbatte chiedendo a Cremaschi di evitare di gridare in collegamento: “Per me l’Anpi è sacra”. “Anche per me – conclude il sindacalista -. Io non offendo l’Anpi, è il suo giornale che sta facendo una campagna vergognosa”. A riportare ordine ci pensa allora la conduttrice, costretta a prendere la parola e mandare in onda la pubblicità.