“Smettere di finanziare il regime di Putin pagando gas e petrolio russi, non può voler dire aumentare i finanziamenti a un altro regime, quello di Al Sisi in Egitto. Trovare altre forme di approvvigionamento energetico è fondamentale per riuscire a raggiungere la pace in Ucraina, ma le scelte del nostro Governo e delle nostre imprese siano sempre coerenti con la linea del non fare affari con i dittatori”. Lo afferma Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato sui diritti umani nel mondo della Camera.
Gas egiziano grave errore
“Da tempo chiedo che si interrompano i rapporti commerciali con il Cairo e credo quindi che la scelta di incrementare l’import di gas egiziano per l’Italia sia un grave errore. Solo pochi giorni fa la magistratura egiziana si è rifiutata nuovamente di collaborare con la giustizia italiana per accertare la verità sulla morte di Giulio Regeni.
“A questo aggiungo che lo scorso mercoledì l’attivista per i diritti umani e co-fondatore del partito laico della costituzione Ramy Shaath, nel corso di un’audizione del comitato permanente sui diritti umani nel mondo della Camera che presiedo, ha rivolto un appello al nostro Paese affinché si interrompano le forniture di armi, gli accordi economici e l’addestramento delle forze dell’ordine di un Paese in cui i diritti umani sono calpestati e migliaia di persone sono arrestate con accuse infondate di terrorismo”.
Un quadro credo sufficiente a dire che dal gas di Mosca a quello del Cairo sarebbe come passare dalla padella alla brace”, conclude Boldrini. (Adnkronos)