Agenti sguinzagliati per cacciare i senzatetto, bufera sul sindaco di New York

sindaco di New York

E’ bufera sul sindaco dem di New York Eric Adams, paragonato fa alcuni all’ex primo cittadino repubblicano Rudy Giuliani perchè, dopo aver cacciato i senzatetto dalla metropolitana, ora sta sguinzagliando la polizia per sgomberare chi vive per strada in tende o in ripari improvvisati. Alcuni rappresentanti comunali e difensori dei diritti umani sostengono che non ci sono posti sicuri per gli homeless. Molti di loro evitano gli ‘shelter’ preferendo dormire sotto i ponti, sui marciapiedi o, sino a poco tempo fa, nella metro e negli hub di transito.

“Le persone hanno il diritto di essere preoccupate e abbiamo la responsabilità di rispondere ai loro timori, dobbiamo farlo in un modo che non riporti l’era di Giuliani, quando si risolvevano tutti i problemi arrestando gli afroamericani e criminalizzando la povertà”, ha accusato sul New York Times la consigliera comunale Diana Ayala, una democratica del Bronx il cui fratello ha avuto problemi di salute mentale e vagabondaggio senza fissa dimora. Il suo riferimento va ad oltre 20 anni fa, quando l’allora sindaco Giuliani dispiegò la polizia per arrestare chiunque rifiutasse di andare in una struttura di accoglienza, affermando che chi è senza tetto non ha il diritto di dormire sui marciapiedi.

Adams non si è spinto a tanto: “non stiamo cacciando le persone dai marciapiedi, hanno il diritto di dormire per strada ma non quello di costruire delle case in miniatura”, ha spiegato il primo cittadino, un ex capitano di polizia che si propone come “il nuovo volto del partito democratico“. Così, citando il codice sanitario del Comune, ha dichiarato guerra ai ripari improvvisati usando gli agenti per eliminare gli accampamenti. Finora ne sono stati sgomberati 250 ma Adams sta lanciando un secondo round di controlli.

“Non sto abbandonando nessuno, ma non credo che la dignità sia vivere in uno scatolone di cartone, senza una doccia, una toilet, questo è solo inumano”, ha osservato. Il problema, secondo i suoi detrattori, è che non offre alternative e non fa altro che ignorare quella che è una vera e propria emergenza sociale. (ANSA).