PERUGIA – Un giallo cui l’autopsia dovrà iniziare a dare le prime spiegazioni, perché c’è una famiglia devastata dal dolore che ha visto perdere una figlia di appena 17 anni: è la tragedia di Maria Elia, morta nel pomeriggio di domenica scorsa nel reparto di Rianimazione dopo essere stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia 36 ore prima. Lo scrive https://www.ilmattino.it
La ragazza, residente a Balanzano, era andata in ospedale a seguito di febbre e mal di gola. Dopo la morte era stato disposto un esame autoptico per lunedì, ma la denuncia presentata dai genitori ai carabinieri di Marsciano ha bloccato l’autopsia con la procura che l’ha poi disposta per la giornata di oggi, 31 marzo. Al momento, secondo quanto si apprende, è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
Il padre di Maria Elia
«Sono cosciente di aver intrapreso un percorso lungo, tortuoso ed oneroso… ma voglio la verità per Maria. Non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa, con una donazione libera e volontaria»: questo ha scritto papà Gennaro sul proprio profilo facebook, indicando anche il link per il crowfounding online che in poche ore ha raggiunto già 1.500 euro.
»Maria è arrivata in ospedale con qualche linea di febbre e mal di gola; era risultata negativa al coronavirus 2019-nCoV in fase triage del medesimo nosocomio, aveva anche completato il ciclo vaccinale anti-Covid e soprattutto non aveva malattie pregresse. Perciò è stato deciso di sporre denuncia aprendo un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti ed è in attesa che venga fissato lo svolgimento dell’esame autoptico dal momento che si è già proceduto al sequestro della salma – continua Gennaro Elia -. Travolti da questa tragedia che si è consumata in meno di due giorni, vogliamo solo chiarezza e non puntano il dito contro nessuno ma è chiaramente legittimo voler capire cosa ha provocato la morte della loro figlia: vogliono solo sapere la verità e, se questa porterà alla luce responsabilità da parte di qualcuno, pretendono giustizia».