Liliana Segre all’Anpi: “dobbiamo sostenere il popolo ucraino”

Liliana Segre

Questo è il messaggio inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre al 17esimo Congresso nazionale dell’Associazione nazionale partigiani “Va’ dove ti porta la Costituzione”.

[…] La guerra assurda e sanguinosa che all’improvviso è tornata a sconvolgere il cuore della nostra Europa provoca in me un orrore che non mi è facile descrivere: quelle bombe sulle case, quelle famiglie in fuga, quei padri che baciano i figli forse per l’ultima volta e tornano indietro per combattere… quanti ricordi di un terribile passato, che non avrei mai immaginato di rivedere così vicino a noi!

Anche rispetto a questa mostruosità della guerra, la nostra Costituzione ci offre una guida sicura, se riusciamo a declinare in chiave universale i suoi precetti. Infatti, l’aggressione immotivata e ingiustificabile contro la sovranità dell’Ucraina rappresenta proprio l’esempio evidente del tipo di guerra che, più di ogni altro, l’articolo 11 della Costituzione ci insegna a “ripudiare”: la guerra come “strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.

E la resistenza del popolo invaso rappresenta l’esercizio di quel diritto fondamentale di difendere la propria patria, che l’articolo 52 prescrive addirittura come “sacro dovere”.

neonazisti ucraini con la bandiera della Nato
neonazisti ucraini con la bandierta della Nato

Sostenere il popolo ucraino

Dunque, non è concepibile nessuna equidistanza; se vogliamo essere fedeli ai nostri valori, dobbiamo sostenere il popolo ucraino che lotta per non soccombere all’invasione, per non perdere la propria libertà.

Questo sostegno non può e non deve significare inimicizia nei confronti del grande popolo russo, anzi. Anche questo popolo subisce le conseguenze nefaste delle scelte e della condotta disumana dei suoi governanti. Condotta che reca offesa alla memoria dei 20 milioni di caduti dell’Unione Sovietica – dunque russi e ucraini insieme – nella guerra vittoriosa contro il nazifascismo.

nazisti ucraini oggi
nazisti ucraini oggi

Credo che proviamo tutti lo stesso senso di ripugnanza, di angoscia e anche di impotenza di fronte a questa guerra. Possiamo solo unirci nel chiedere un immediato cessate il fuoco, la fine dell’invasione russa, l’invio di rapidi aiuti alla popolazione civile, l’avvio di trattative a oltranza, l’affidamento all’Onu di un ruolo di interposizione, il ristabilimento di una pace autentica basata sulla giustizia e il rispetto dei diritti dei popoli.

Concludendo, mi piace ricordare che nella mia lunga esperienza di testimone della storia ho sempre sentito la vicinanza, anzi un’autentica fratellanza da parte dell’Anpi. Auspico quindi che l’Anpi possa sviluppare sempre di più il ruolo di presidio e di fattore propulsivo della nostra democrazia, testimoniando ora e sempre i valori della Resistenza, della Costituzione e della pace.

L’autrice è senatrice a vita e superstite dell’Olocausto

 neonazi ucraini Pravij-Sektor
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