Se le cose continuassero a peggiorare dovremmo cominciare ad entrare in una logica di razionamenti” ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Draghi ha premesso che non siamo in questa situazione, ma che bisogna “prepararci a questa evenienenza. Da qui a lanciare l’allarme” però “ce ne corre”.
Ad un giornalista che gli ha chiesto se non fosse il caso di palesare ai cittadini la possibilità di dover cambiare, a fronte degli sconvoglimenti portati dalla guerra, le proprie abitudini in tema di alimentazione e energia, Draghi ha risposto nettamente: “Non è ancora il caso” e per scongiurare tale ipotesi “prenderemo dei provvedimenti.
Va affrontata” per esempio “la questione dei prezzi cresciuti. Noi dobbiamo prepararci a questa evenienza, ma da qui a lanciare l’allarme ce ne corre. Le insufficienze di approviggionamenti di materie prime o alimenti alimenti vanno affrontate come quelle del gas” attraverso la “diversificazione delle fonti e gli aiuti alle famiglie”. “La sparizione temporanea dei mercati dei grani di Russia e Ucraina crea mancanze serie”, “serve approvvigionarsi in altre parti del mondo” perchè “creeerà dei disagi”. ansa