Il Comune di Roma potrebbe ridurre di due gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento di tutti gli edifici pubblici e privati sul suo territorio. Si lavora anche per anticipare di una o due settimane lo spegnimento del riscaldamento. Sono le due linee guida principali del piano di risparmio energetico che dovrebbe essere varato nei prossimi giorni. La Regione Lazio, invece, ha già annunciato che spegnerà per due ore al giorno il riscaldamento nelle sue sedi.
“Noi in queste ore viviamo una imprevedibile tragedia umana – ha spiegato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti – per l’invasione di Putin dell’Ucraina e gli effetti sulle persone sono già entrate nelle case con il caro energia. Noi abbiamo preso la decisione di abbassare il riscaldamento di un grado e di spegnerlo in tutte le sedi regionali per due ore al giorno. Questo per dare una mano non solo simbolicamente”.
Le misure romane sono state discusse durante una riunione tecnica a cui hanno partecipato il sindaco Gualtieri, gli assessori al Bilancio Silvia Scozzese, all’Ambiente Sabrina Alfonsi, alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici Ornella Segnalini, l’Amministratore Delegato di Acea Giuseppe Gola e altre strutture tecniche. Secondo quanto si apprende, verrà anche data l’indicazione di spegnere tutte le luci e le fonti di energia al termine dell’orario di lavoro nelle sedi del Comune e in quelle delle società partecipate.
Anche Torino si allinea. Tra le prime mosse del capoluogo piemontese a fronte del caro energia, la riduzione di due gradi della temperatura negli uffici comunali, da 20 a 18, e una proposta a Iren per il contenimento della spesa elettrica. “Stiamo monitorando costantemente il tema del fabbisogno energetico della Città – sottolinea il sindaco, Stefano Lo Russo – e in modo responsabile applicheremo tutti gli strumenti per contenere il consumo, ma senza allarmismi. Per ora – aggiunge – inseriamo un contenimento fattibile e seguiamo la vicenda energetica nazionale costantemente”. tgcom24.mediaset.it