“In quelle aree purtroppo sono vaccinati molto poco. Intanto circa 2/3 della popolazione ucraina non è vaccinata, dopo di che la terza dose in Ucraina è iniziata la prima settimana di gennaio, quindi molto dopo di noi e soltanto l’1,5% della popolazione ha ricevuto la terza dose, anche perché buona parte delle vaccinazioni si è fatta tra agosto e settembre, quando noi viaggiavamo a circa 50% della popolazione vaccinata, l’Ucraina era attorno al 10%”
Così Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive del Policlinico di Genova, ospite a DiMartedì su La7. “La popolazione meno vaccinata dell’Ucraina sono le donne e i bambini che sono proprio quelli che in questo momento si stanno spostando”, ha aggiunto Bassetti.
“Attenzione perché la guerra è sempre il miglior alleato delle malattie infettive. La situazione nella quale stanno oggi i profughi è la situazione migliore per un’eventuale nuova variante. Nessun distanziamento, nessuna mascherina, nessuna vaccinazione, nessun lavaggio delle mani, è evidente che qualunque tipo di microorganismo, non soltanto il virus del Covid, ma qualunque altro, sappiamo che la tubercolosi è un problema durante le guerre, lo sappiamo per altre malattie infettive. È importante aiutare queste persone da un punto di vista umanitario, ma non dimentichiamo l’aspetto sanitario”, ha messo in guardia. (askanews)