Vaccino Covid, un sistema immunitario spremuto può dare risposte efficaci?

Obbligo vaccinale

di Daniele Giovanardi – Nozioni basilari di fisiopatologia: se inoculiamo un vero vaccinino ovvero un intero virus o un battere inattivato( antigene) nel nostro corpo ,il sistema immunitario lo riconosce come nemico e lo contrasta con anticorpi (pallottole). Questo virus inattivato dopo poco tempo sparisce dal nostro corpo quindi il sistema immunitario non produce più pallottole(anticorpi) per ucciderlo. Se cerchi le pallottole nel sangue non le troverai perché il sistema immunitario intelligente risparmia le munizioni quando non necessarie. Rimane però una memoria e se di nuovo lo stesso virus entrasse nel corpo ricomincerebbe la produzione di pallottole.

Gli attuali farmaci in sperimentazione attraverso l’RNA danno ordine alle cellule di ciascuno di fabbricare per mesi milioni di proteine Spike continuando ad attivare il sistema di difesa con munizioni mirate a quella proteina. Finché dura lo stimolo le munizioni continuano ad essere fabbricate. Per riattivare il sistema immunitario sono necessarie altre inoculazioni per fare produrre alle cellule altre milioni di Spike.

Ora siamo alla terza dose e forse alla quarta che ripropone lo stesso schema. Le pallottole che vengono fabbricate sono specifiche per lo Spike di Whuan e non riconoscono e non attaccano le altre varianti tipo Omicron. Questo confermato dalla stessa Pfizer che spera in Aprile di mettere sul mercato un farmaco efficace.

Sistema immunitario spremuto

Per la prima vola nella storia della medicina il sistema immunitario viene stimolato con ripetute inoculazioni ravvicinate per fabbricare munizioni idonee a contrastare un virus (antigene Spike Whuan) che non è più dentro di noi.

Gli scienziati senza conflitti di interesse si domandano: se si viene infettati da altri organismi o si hanno altre malattie croniche, sarà in grado il sistema immunitario cosi’ spremuto di dare ancora una risposta efficace? Lo stiamo imparando strada facendo: infatti siamo passati dall’efficacia garantita iniziale( gennaio febbraio marzo 2021) all’ efficacia relativa dei mesi seguenti e all’attuale non efficacia certificata dalla stessa Pfizer. Questa è l’attuale discussione a livello mondiale. Solo chi è in cattiva fede rifiuta un confronto su queste problematiche vitali liquidandole come posizioni no vax.

Daniele Giovanardi