Esenzione vaccino Covid, “difficilissimo ottenere conversione da cartaceo a digitale”

esenzione vaccino

Riceviamo e pubblichiamo

Egregio Direttore,

Siamo un gruppo di persone alle quali il sistema sanitario ha rilasciato l’esenzione dal vaccino anti Covid-19.

Ci rivolgiamo a Lei e alla Sua redazione poichè fiduciosi che il Vostro prezioso contributo possa permetterci di avere giustizia.

Ognuno di noi è arrivato sino a qui con la propria storia: chi con una o due dosi alle spalle le quali hanno prodotti effetti collaterali gravi e in alcuni casi gravissimi, chi con patologie pregresse che hanno portato a sconsigliare il vaccino.

Il problema che desideriamo denunciare a gran voce consiste nel fatto che, come da DPCM 5 febbraio 2022, n.5, entro il giorno 27 febbraio dovremo far digitalizzare le nostre esenzioni cartacee, pena la decadenza delle stesse.

Il decreto fa apparire la procedura di digitalizzazione una mera formalità. Come confermato più volte anche dagli operatori del numero verde 1500 del Ministero della Salute, il possessore di certificazione cartacea si dovrebbe recare da un medico vaccinatore (di un qualsiasi hub vaccinale) oppure dal proprio Medico di Medicina Generale per effettuare la conversione, munito solamente di tessera sanitaria ed esenzione cartacea. Nella realtà dei fatti, ciò non sta accadendo.

Conversione esenzione vaccino Covid, enormi difficoltà

Dopo mesi e mesi trascorsi con problemi di salute, cercando di tutelare quella poca rimasta, ora ci troviamo a dover combattere una nuova battaglia: quella della conversione da cartaceo a digitale.

In quasi tutta la regione Lombardia pare impossibile ottenere questa conversione.

Fino a stamattina, gli hub vaccinali delle province lombarde sostenevano di non aver ancora attivato la piattaforma necessaria alla procedura, la quale avrebbe dovuto essere attivata a partire dall’8 febbraio. Specifichiamo anche che, da DPCM, dall’8 febbraio è possibile ottenere una nuova esenzione solamente in formato digitale. Ci chiediamo quindi come gli operatori sanitari dall’8 febbraio abbiano potuto esonare chi abbia avuto reazioni avverse da vaccino, chi abbia avuto controindicazioni di altra natura oppure chi abbia diritto a differimenti per condizioni cliniche o terapie in atto. Specifichiamo inoltre che per la conversione è necessario solamente accedere al sistema operativo Tessera Sanitaria, che tutti i medici già hanno in dotazione.

Il fatto più grave che denunciamo è tuttavia il seguente: nonostante al momento le piattaforme sembrino non funzionare, hub vaccinali e medici di base ci richiedono un appuntamento per RIVALUTARE le esenzioni già rilasciate in precedenza dai loro colleghi sanitari.

Ma secondo quali criteri avverrà questa rivalutazione?

Medici vaccinatori e medici di medicina generale si stanno arrogando il diritto di voler rivalutare le esenzioni già rilasciate dai loro colleghi sanitari. Non ne comprendiamo il motivo.

Tra piattaforme che non funzionano, scuse per rimbalzarci da un hub all’altro e appuntamenti per ripresentare la documentazione clinica che ci aveva già portati ad ottenere la certificazione di esenzione, il tempo trascorre e ogni giorno si riduce la nostra possibilità ad ottenere questa digitalizzazione.

Non ci capacitiamo del fatto che i medici pretendano di riesaminare la nostra documentazione, dato che il decreto menziona solamente una “conversione in digitale” delle esenzioni già emesse.

Alla notizia della digitalizzazione dei nostri certificati abbiamo gioito, poiché per andare al lavoro, prendere un mezzo pubblico o entrare in un esercizio commerciale abbiamo sempre dovuto esibire un cartaceo che la maggior parte degli italiani non conosce e spesso contesta. Insomma, era già una vita d’inferno!

Tuttavia, questa digitalizzazione sta portando con sè solamente una enormità di problemi

La cosa molto strana è che tutte queste esenzioni cartacee non sono mai apparse nei nostri fascicoli sanitari: se a suo tempo fossero state inserite, ora ognuno di noi potrebbe provvedere alla digitalizzazione in modo indipendente.

Siamo veramente preoccupati, delusi e amareggiati, c’è in gioco la nostra vita!!

Siamo sfiduciati nei confronti di un sistema sanitario che in primis dovrebbe preoccuparsi di tutelare la salute fisica e mentale dei propri cittadini.

Non riusciamo più a tacere di fronte alle menzogne che ci vengono raccontate. Ci spiace che alcuni medici abbiano dimenticato il loro giuramento che li vincola ad agire con coscienza e prudenza.

Vi ringraziamo di cuore per averci ascoltati e confidando nella Vostra fedele collaborazione auspichiamo nella sollecita risoluzione del nostro problema da parte di coloro i quali dovranno farsene carico.

Grazie perché siete rimasti in pochi a fare informazione anziché propaganda.