“Questo Parlamento non può che eleggere un presidente non di parte, autorevole e istituzionale. E questo era il nostro primo punto cardinale”. Così Enrico Letta, all’assemblea dei grandi elettori Pd, sul voto per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica.
“A differenza degli altri noi siamo partiti con i quattro punti cardinali della nostra bussola e stiamo arrivando con gli stessi punti cardinali. Questo lo rivendico: grazie alla nostra fermezza il centrodestra ha fatto i conti con la realtà” dice il leader dem.
Non ci sarà un presidente di destra
“Perché qualunque presidente voteremo venerdì – qualcuno di noi sarà contento, qualcun altro meno – l’obiettivo più grande lo avremo raggiunto: tramontata la candidatura di parte, si negozierà infatti un nome non di parte e autorevole. E questa è una nostra vittoria: non ci sarà un presidente di destra”, sottolinea il segretario del Pd.
Quindi il “secondo punto: stare nel perimetro della maggioranza che sostiene l’esecutivo. Anche su questo, sulla coerenza della maggioranza, abbiamo dimostrato serietà. L’accordo per il Colle deve tenere insieme tutta la maggioranza”.
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Poi il “terzo punto: legare la vicenda del Presidente della Repubblica con la tenuta dell’esecutivo. Non è una sgrammaticatura istituzionale. La legislatura deve arrivare fino in fondo – rimarca in assemblea – Non perché i parlamentari devono maturare la pensione, come si dice populisticamente, ma perché troppi sono i compiti e le responsabilità che dobbiamo portare a termine per il bene del Paese in questo momento storico complesso e difficile”. ADNKRONOS