“Senza vaccino non posso operarmi” – La denuncia a ‘Fuori dal coro’, il programma di Mario Giordano. Pazienti in attesa da mesi che non vengono operati perchè non si sono fatti inoculare la terza dose di “vaccino”.
“Noi pensiamo che tutte le persone debbano essere curate, non serve un titolo per essere curati”
La circolare interna di Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, con una mail interna, avrebbe disposto la cancellazione di tutti gli interventi chirurgici per i cittadini italiani non vaccinati.
"Senza vaccino non posso operarmi"
La testimonianza di Kevin a #Fuoridalcoro pic.twitter.com/TYUSssTs6B
— Fuori dal coro (@fuoridalcorotv) January 18, 2022
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO la replica dell’Istituto Ortopedico Galeazzi
L’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi smentisce quanto affermato da Mario Giordano nella trasmissione “Fuori dal Coro” in onda ieri sera su Rete4, affermazioni riprese quest’oggi dal quotidiano “La Verità”, secondo il quale nel nostro ospedale verrebbero rifiutate le cure ai pazienti non vaccinati per COVID-19.
A causa della situazione epidemiologica che l’ospedale sta affrontando e che da fine dicembre a oggi evidenzia un incremento esponenziale di casi positivi COVID-19 tra pazienti ed operatori sanitari, è stato necessario riorganizzare l’attività complessiva.
A tutti i pazienti vengono garantiti gli interventi non procrastinabili quali quelli di ortopedia oncologica, neurochirurgia oncologica, il trattamento di pazienti con infezioni osteoarticolari e tutti gli interventi di traumatologia, garantendo tutti gli accessi da Pronto soccorso.
Le visite ambulatoriali sono garantite a tutti i pazienti, così come l’attività chirurgica ambulatoriale viene assicurata con la presentazione di un Green pass base, secondo le indicazioni ministeriali.
Per gli interventi non urgenti che coinvolgono pazienti con fragilità, è stata data l’indicazione, previa valutazione dei medici dell’équipe di riferimento, di posticiparli, non certo di rifiutarli.
Questi pazienti potrebbero determinare l’impegno della terapia intensiva, che dobbiamo mantenere il più possibile operativa, anche per i ricoverati COVID-19 positivi. Tali disposizioni sono per tutelare la salute di ogni paziente che afferisce all’ospedale e limitare i rischi correlati a questo momento pandemico.