Molestie in Duomo, le ragazze: “Piangevamo ma loro continuavano e ridevano”
«Quando sono caduta a terra è stato tutto così veloce, ho pensato ‘mio Dio stanno per stuprarmi’. Vedevano che piangevo, li supplicavo di fermarsi ma non si fermavano, ridevano. Quelle mani erano così aggressive, con forza le infilavano tra le gambe. Non posso immaginare cosa sarebbe accaduto, se non avessimo avuto i pantaloncini». Queste le parole di una delle due ragazze tedesche vittime di violenza sessuale di gruppo in piazza Duomo a Milano la sera di Capodanno, in un’intervista andata in onda a “Quarta Repubblica”, su Retequattro.
Molestie in Duomo: “Ho cercato di proteggere il mio corpo da tutte quelle mani”
La ragazza, raggiunta telefonicamente dalla trasmissione condotta da Nicola Porro, racconta: «Eravamo a Milano per due giorni io e la mia amica. Siamo venute dalla Germania per Capodanno, abbiamo pensato di andare in Piazza Duomo a vedere i festeggiamenti. C’erano tante persone, la musica, i fuochi d’artificio Era prima di mezzanotte. A un certo punto, ci siamo trovate in mezzo alla folla e la mia amica mi ha detto “qualcuno mi ha toccato”. Abbiamo cercato di spostarci, ma poi qualcuno ha toccato anche a me, il sedere, e all’improvviso ci hanno spinto in mezzo il gruppo. Sono caduta a terra, hanno iniziato a toccarmi in tanti, tenendomi ferma. Mi hanno aperto la giacca, mi hanno alzato la gonna, hanno cominciato a mettere le dita tra le mie gambe. Grazie a Dio che per il freddo avevo messo dei pantaloncini sotto la gonna. Ricordo che giravo la testa velocemente e vedevo una mano, poi l’altra, così tante mani sul mio corpo, sul mio seno, tra le gambe, sul sedere. Non so quante mani avevo addosso, ma erano tante. Penso fossero 30 uomini, non lo so forse 50, non si fermavano e mi hanno strappato via il reggiseno e mi toccavano il seno. Ero nuda, ero nel panico, ho cercato di proteggere il mio corpo da tutte quelle mani».
Una delle vittime: “Gli aggressori parlavano in arabo”
In merito a cosa dicessero loro gli aggressori, la ragazza spiega: «Parlavano tra loro. Non ricordo bene, ma ho sentito che parlavano in arabo. Non so se tutti, ma sentivo una lingua araba. Non so come ho trovato la forza di alzarmi da terra. Solo alla fine, solo dopo almeno 10 minuti credo, siamo riuscite a scappare verso le transenne. È quella la parte che si vede nel video che è stato pubblicato, ma le cose peggiori erano accadute prima. Quando eravamo a terra in mezzo a quella folla, abbiamo sempre cercato di stare unite tenendoci la mano».
Sulla denuncia, effettuata presso la polizia tedesca e non a quella italiana, la giovane dice: «Abbiamo denunciato in Germania, ma poi abbiamo parlato con gli investigatori italiani. Ci hanno detto che lavoreranno insieme».
Le vittime delle molestie: “La Polizia ci ha solo detto di metterci la mascherina”
Alla domanda se quella sera non avessero parlato con la polizia sul luogo, la ragazza risponde: «Abbiamo cercato di spiegare cosa era successo, ma nessuno parlava inglese. I poliziotti italiani non sono intervenuti. Quando ci siamo divincolate, abbiamo raggiunto le transenne, ci spingevano contro, c’erano almeno 5 poliziotti che vedevano. Non so perché non sono intervenuti, non so se hanno cosa stava succedendo, forse no. Non potevano vederci quando eravamo a terra in mezzo al gruppo, ma poi quando eravamo alle transenne, sì. Chiedevano aiuto, urlavamo stavamo, guardando verso di loro “Aiutateci! Aiutateci!”. La cosa scioccante, quando siamo uscite dalla calca, è che ci hanno detto solo “Mettetevi la mascherina”. Noi stavamo piangendo, loro ci hanno detto solo questo “Mettetevi la mascherina”».
Capodanno in Duomo, perquisiti 18 ragazzi tra Milano e Torino
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di MILANO oltre che della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di MILANO, sta compiendo a MILANO e a Torino delle perquisizioni a carico di 18 persone ritenute, a vario titolo, coinvolte nelle aggressioni a sfondo sessuale perpetrate ai danni di giovani ragazze la notte di Capodanno in piazza Duomo a MILANO. La meticolosa attività di indagine, immediatamente intrapresa dagli agenti della Squadra Mobile di MILANO e del Commissariato Centro, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di nove ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti.
L’attività investigativa, basata sulla visione delle immagini dei sistemi di sorveglianza, sull’escussione di vari testimoni e delle stesse vittime e, infine, sull’analisi dei vari social network, ha condotto all’identificazione di 15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni, di età compresa tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri che italiani di origini nordafricane, che, a vario titolo, si ritiene abbiano partecipato ai raid di Capodanno. Rilevante, altresì, il lavoro degli esperti della Polizia Scientifica del Gabinetto Regionale della Lombardia che hanno contribuito alle indagini con l’impiego di personale specializzato nell’utilizzo di software per il riconoscimento facciale. Le perquisizioni, che stanno interessando le città di MILANO e Torino, vedono la partecipazione anche dei poliziotti della Sezione di Polizia Giudiziaria milanese, della Squadra Mobile della Questura di Torino e dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia e Piemonte. affaritaliani.it