L’interesse pubblico deve prevalere sulla proprietà privata. Il governo spagnolo, con una nuova riforma della legge sulla sicurezza nazionale, ha riaffermato un principio che è già presente in diversi ordinamenti e costituzioni europee, inclusa quella italiana. Ovvero che, in caso di emergenza, lo Stato deve avere la possibilità di espropriare ai privati determinati beni. Un provvedimento progettato per evitare che ricapiti quanto successo all’inizio della pandemia, quando la Spagna si trovò sguarnita di respiratori e mascherine.
Ancora oggi persiste una situazione di vulnerabilità delle catene di approvvigionamento dovuta alla carenza di semiconduttori e altri prodotti industriali. Circostanze che hanno convinto l’esecutivo di Madrid ad approvare il nuovo strumento giuridico. L’obiettivo della riforma, ha precisato il quotidiano El Pais, sarà quello di “creare una riserva strategica di quei beni che sono considerati essenziali per preservare i diritti e le libertà, il benessere dei cittadini, la fornitura di servizi essenziali e risorse essenziali e strategiche”.
Requisire beni privati, le tipologie
Tra le tipologie di beni potenzialmente oggetto di esproprio, il provvedimento cita componenti elettroniche, materiali strategici, macchinari ad alta tecnologia, articoli di aeronautica, semiconduttori, chimica essenziale, tecnologie di comunicazione e attrezzature sanitarie. Madrid intende innanzitutto garantire la capacità autonoma di produzione nazionale di questi prodotti essenziali anche in una situazione di crisi in cui l’approvvigionamento estero non è assicurato o le catene dei flussi commerciali internazionali sono interrotte.
La riforma avrà molte conseguenze legali, come messo in chiaro su El Pais, in quanto “consente di obbligare le aziende a mantenere, accanto alle consuete linee di produzione commerciale, una capacità di adattamento alla produzione di beni strategici in grado di avviare e adeguare la produzione molto rapidamente”.
Le possibilità di requisire beni privati e proprietà scatterà però solo in seguito alla dichiarazione di situazione di crisi da parte del capo del governo. Dopo questo atto si potrà procedere alla requisizione temporanea di tutti i tipi di beni, all’occupazione temporanea e alla sospensione di determinate attività.
Ai cittadini potrà anche essere richiesto di intervenire direttamente per aiutare la comunità. La riserva strategica del governo spagnolo includerà, infatti, anche un elenco delle risorse umane disponibili a seconda della natura dell’emergenza: personale medico, vigili del fuoco, militari, autisti e via dicendo. Tutti a disposizione dello Stato ogni volta che ce ne sarà bisogno. https://europa.today.it