Firenze – Tre presidi a Firenze, con sei cartelli a comporre la scritta ‘Noi aspettiamo fuori… il ritorno della democrazia’: è l’iniziativa organizzata dal Coordinamento istruzione per la libertà (Cil) e da Insegnanti che dicono no (InScdNo), a fianco dei lavoratori (del mondo della scuola ma non solo), sospesi dal luogo di lavoro in quanto non vaccinati. Il primo presidio si è tenuto alle 8, all’entrata del liceo classico Galileo, il secondo alle 9 davanti alla stazione di Santa Maria Novella, mentre il terzo si terrà alle 11 in via Guicciardini, lato Ponte Vecchio. I docenti distribuiscono volantini agli studenti ed a tutta la cittadinanza.
«Giova alla dignità democratica di un Paese libero affamare chi legalmente non si conforma a indicazioni non condivise?», chiedono Cil e InScdNo, secondo cui oggi l’insieme dei diritti costituzionali «sembra in discussione» per l’emergenza, «come se il diritto al lavoro e alla vita fosse diventato un privilegio», mentre «si chiede a tutti di sottoporsi ad un vaccino a scadenza semestrale, condizione per il rinnovo di molti diritti civili e umani. Un vaccino – sostengono Cil e InScdNo, – costituito da un preparato ancora sperimentale, che non immunizza dall’infezione». I docenti, sospesi dall’insegnamento, avevano nei giorni scorsi manifestato davanti al liceo Machiavelli.
Sono già decine i prof delle scuole fiorentine che hanno salutato i loro ragazzi. Tra loro, c’è pure chi già pensa a “crearsi un nuovo lavoro”. “Daremo fondo ai risparmi. Ai nostri figli abbiamo già spiegato che sarà un Natale particolarmente amaro”, dicono. https://www.lanazione.it