Ambasciatore del Brasile: “Su Repubblica informazioni non veritiere”

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Molinari, accuse dall’ambasciatore brasiliano al direttore de La Repubblica: “Veicola informazioni non veritiere”

“Egregio Direttore Maurizio Molinari, in un articolo pubblicato sul quaderno “Affari&Finanza” de la Repubblica di lunedì, 13 dicembre, ho notato con stupore l’affermazione che il Prodotto Interno Lordo (PIL) brasiliano ha avuto un calo (sic) del 4,9% nel 2021. L’andamento così inspiegabile dell’economia brasiliana quest’anno sarebbe anche seguito da un calo dell’1,8% nel prossimo anno, secondo lo stesso articolo”, comincia così la lettera dell’ambasciatore brasiliano a Roma Helio Ramos indirizzata al direttore di Repubblica Molinari in cui vengono contestati dati e numeri pubblicati sulle colonne del quotidiano in relazione all’economia brasiliana.

“Le ultime stime del FMI – continua la lettera – citato dal quotidiano come fonte dei dati riportati, sono che il PIL brasiliano presenterà una variazione POSITIVA del 5,2% nel 2021, e dell’1,52% nel 2022. Perché non resti alcun dubbio: il FMI prevede che il Brasile crescerà sia nel 2021 che nel 2022”.

L’accusa formulata dall’ambasciatore è che “il prestigioso quotidiano la Repubblica ha veicolato informazioni non veritiere”.

“Un errore grossolano che non avrà mancato di notare la maggior parte dei lettori colti del giornale, i quali sanno che il Brasile, come la maggior parte delle economie del mondo, ha presentato numeri negativi nel 2020 e positivi nel 2021. Purtroppo, i dati erronei menzionati nel testo firmato da Daniele Mastrogiacomo si ripetono in un suggestivo grafico che accompagna l’articolo, indebolendo l’ipotesi di un errore di digitazione”.

Non è la prima volta che il direttore Maurizio Molinari viene preso di mira da rappresentanti di stati esteri. Dell’aprile del 2020 l’accusa da parte del Cremlino di non scrivere notizie corrette. L’allora direttore de La Stampa venne accusato per un articolo pubblicato sul quotidiano torinese che parlava degli aiuti russi in Italia nel momento più acuto dell’epidemia. Il ragionamento fatto in quel pezzo era che i russi sfruttavano l’emergenza sanitaria per carpire informazioni sensibili al nostro Paese. Il governo italiano si schierò subito con il quotidiano diretto da Molinari sottolineando la “libertà di stampa” italiana.

La lettera dell’ambasciatore brasiliano si conclude così: “Come rispettato direttore di un veicolo di stampa che esercita una tale influenza sulla società italiana, Lei comprenderà la gravità della responsabilità di un risarcimento che grava su coloro che trasmettono informazioni scorrette come se fossero veritiere. Che sia per rispetto della verità o per difesa della reputazione del giornale, non sono certo l’unico ad aspettarsi da la Repubblica una rettifica dei dati falsi pubblicati lo scorso 13 dicembre”. affaritaliani.it