Ferrara – Sognava di vivere come una qualsiasi altra ragazza della sua età. Volveva fare l’estetista e non aveva intenzione di seguire i precetti dell’Islam. Ma tutto questo non era accettabile per il padre ed il fratello, che per anni, da quando lei aveva 14 anni (oggi ne ha compiuti 18), l’hanno picchiata e seviziata. Nel 2018 era stata portata in Marocco dai genitori al fine di contrarre matrimonio con il cugino di 32 anni, figlio del fratello del padre e la sera stessa era stata costretta dal cugino a consumare un rapporto sessuale.
Picchiata e seviziata
In particolare, una sera del 2017, a seguito di un ennesimo litigio, il padre e il fratello maggiore l’avrebbero chiusa a chiave in cantina, legata mani e piedi a una sedia per due giorni, mentre il padre diceva a lei: “Questa sarà la tua tomba”.
Non è andata così. Lei, vittima di maltrattamenti, a 18 anni se ne era andata di casa. Ma la paura non l’aveva abbandonata e lo scorso 26 novembre, temendo di essere rintracciata dai suoi, ha parlato con dei poliziotti incontrati per strada. E’ stata così ascoltata in audizione protetta con una psicologa specializzata, alla quale ha raccontato anni di soprusi dettati dal fatto che lei non volesse professare la religione musulmana. Non vedeva una scappatoia e aveva anche tentato il suicidio. Tutto, pur di fuggire dai suoi aguzzini.
Alla fine la polizia di Ferrara ha arrestato il genitore 56enne e imposto al fratello 32enne il divieto di avvicinarsi a lei, perché ritenuti responsabili dei reati di maltrattamenti, minaccia grave e sequestro di persona in concorso. https://www.today.it