di Aldo Grandi – Siamo alla viglia della più grande repressione delle libertà individuali che sia mai stata applicata durante questa cosiddetta Repubblica delle banane sorta dalla Resistenza. Dal 6 dicembre i soloni della politica nostrana, gente che guadagna, minimo, 12 mila euro al mese indipendentemente dai lockdown che applica ai poveri disgraziati, hanno deciso che chi non si sarà vaccinato dovrà abituarsi a essere un cittadino di serie B. Anzi, un ebreo a tutti gli effetti con una sola differenza che, in effetti, tanto poca non è: durante il fascismo e la Rsi così come sotto il nazismo, gli ebrei non avevano alcuna chance di sfuggire alle persecuzioni. Noi, al contrario, in quanto non vaccinati, una possibilità l’abbiamo: vaccinarci.
Ora è la volta della terza dose e della variante Omicron – ma dove cazzo li troveranno questi nomi – più avanti sarà la volta di chissà quale altra novità, ma sempre varianti a pioggia e vaccini a iosa. Ricordate, ad esempio, qualche mese fa? C’era il terrore della variante Delta e andate a rileggervi i titoli dei giornalisti invertebrati che scrivono e blaterano senza nemmeno utilizzare un minimo di quella materia grigia che dovrebbero possedere. Ebbene, saremmo dovuti morire a milioni e, invece, ora nessuno la rammenta più.
Le varianti cambiano e si sostituiscono con una facilità incredibilmente sospetta, al punto che viene spontaneo domandarsi se non siamo noi, a suon di rompere i coglioni a questo Covid, che ne provochiamo la costante riproduzione. Comunque sia dal 6 dicembre il cappio si stringerà ancora un po’ di più al collo di coloro che non ci stanno a sentirsi trattare come carne da macello o polli da batteria. Poliziotti, carabinieri, agenti della Guardia di Finanza, vigili urbani, sono stati passati al setaccio e da domani cominceranno i controlli per scovare coloro i quali, udite udite, oseranno mangiare senza avere il passaporto digitale e sanitario.
Godono come ricci – ma davvero i ricci godono così tanto facendo sesso? – i criminali, micro e non soltanto, i quali potranno fare i loro porci comodi mentre le forze di polizia saranno dedite alla caccia ai no vax. Roba da vergognarsi, ma vuoi mettere lo stipendio sicuro a fine mese regolarmente accreditato sul conto corrente?
Prepariamoci gente. Ora hanno scelto di mettere sotto torchio anche i bambini ai quali il Covid non fa una benemerita sega. Già, ma sono fonte di contagio, anche egoisti e ignoranti, inoltre non possono essere liberi di vivere la propria infanzia e adolescenza per il rischio che infettino gli anziani i quali, la loro vita, al contrario, l’hanno già vissuta. Ma che volete farci? Vogliono farci credere che prima o poi la scienza eliminerà anche la morte e, quindi, già da adesso è bene imparare che è impossibile o comunque che non si può né si deve morire. Non, almeno, di Covid.
Perdonateci, ma per quanto ci sforziamo di credere agli asini che volano, non ci riusciamo. Ci dicono che se frequentassimo una corsia di ospedale capiremmo subito la necessità di vaccinare tutto e tutti. Può darsi, ma nessuno ci toglie dalla testa che i numeri sono talmente ridicoli – e lo sono sempre stati – rispetto alla stragrande maggioranza della popolazione, che è assurdo anche solo tentare di comprendere quello che hanno fatto e prodotto in due anni di devastazione economica, sociale, affettiva, psicologica. Hanno distrutto milioni di persone accentuando in loro povertà, insicurezza, angoscia, ansia, depressione istinti suicidi, provocando separazioni, divorzi, crisi, incidenti. Ma non si può dire né, tantomeno, scrivere.
Prendete, ad esempio, questa storia del Super Green Pass: non bastava il Green Pass con tanto di tampone valido 48 ore per dimostrare la sanità del soggetto? No, perché così quei bastardelli dei no vax riuscivano a rimanere fedeli alla loro indipendenza di giudizio e autonomia di pensiero. Se noi, però, riusciamo a farli vaccinare stringendo ancora di più la cinghia della loro già misera esistenza, li avremo in pugno e saranno pronti a vaccinarsi non una, ma due, cinque, dieci volte ogniqualvolta glielo chiederemo. Basterà paventare loro chissà quale pericolo per la salute e cadranno come mosche ai nostri piedi. Par di sentirli i virologi, i Brunetta, i Monti, coloro ai quali, se li incontrassimo, sputeremmo volentieri in faccia.
Poiché non vogliono accettare che il virus esista e faccia il suo corso, devono adottare tutti quei provvedimenti, fino anche, ne siamo convinti, i campi di contenimento, per dimostrare di essere capaci di stroncarlo. Ma pensate realmente che vogliano questo? A noi pare che facciamo di tutto per portare avanti all’infinito questa sorta di pandemia prodotta, dicono, dai pipistrelli – anche loro destinati a fare la fine degli ebrei? – ma il fatto è che doveva andare tutto bene e, evidentemente, tutto bene non è andato.
Oggi e al di là di ogni considerazione di carattere scientifico e medico, è sempre più manifesto che l’essere umano in quanto individuo, non ha alcuna rilevanza. E’ sempre più chiaro che l’omogeneizzazione, l’omologazione dilaganti e globali vogliono ridurre l’umanità ad una massa amorfa priva di qualunque distinzione e peculiarità sia essa di carattere fisico, sessuale, religioso, sociale, culturale, territoriale.
I grandi organismi multinazionali sono chiamati a governare il mondo dall’alto dei loro mercati e ogni giorno che passa gli stati perdono non solo dignità, autorità, sovranità, ma anche una qualsiasi ragione di esistere. Essi saranno, presto, solamente i guardiani di un potere indefinito e indefinibile. Già adesso coloro che scelgono non appartengono a un paese, bensì ad entità astratte e mondialiste, finanziarie e disumane.
Negli anni Sessanta e Settanta alcuni sociologi e psicologi sociali lanciarono l’allarme contro quella che definivano la società dell’organizzazione. Sembrava una boutade, al contrario oggi siamo ancora più oltre. L’essere umano in quanto tale è convinto di possedere libertà quando, all’opposto, non è mai stato schiavo come adesso. Se, poi, per libertà, si intende poter andare a teatro, al cinema o al ristorante con un dispositivo elettronico beh, allora siamo messi davvero male.
L’ignoranza è un cancro inestirpabile e questi degenerati che si definiscono classe digerente, ne approfittano per spargerla ai quattro poli sapendo che l’essere umano disdegna il pensare, attività troppo impegnativa per i sempre più numerosi invertebrati che compongono la razza umana.
Gazzetta di Lucca, giornale non vaccinato
La Gazzetta di Lucca è l’unico giornale non vaccinato esistente in Italia. Non è da escludere che, un domani, per leggerlo sia necessario un Super Green Pass. Al momento, però, è sufficiente avere voglia di condividere un momento di libertà, l’illusione ma anche la certezza che siamo noi i padroni del nostro destino e delle nostre scelte e ognuno deve essere rispettato. Non si possono proporre leggi, invocare diritti, mobilitare coscienze solo per difendere e sostenere teorie Gender, lesbiche, gay, trans, zingari, clandestini, detenuti e, poi, additare come nemico pubblico numero uno chi non vuole vaccinarsi.