Covid, Locatelli: vaccino ai bambini dal 23 dicembre

Locatelli vaccino ai bambini

Se l’Aifa si pronuncerà questa settimana sui vaccini per bambini, “le prime somministrazioni ci saranno a partire dal 23 dicembre perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche”. Lo dice a Sky TG24 il coordinatore del Cts Franco Locatelli parlando della variante Omicron del Covid-19. Sulle vaccinazioni per i bambini, per Locatelli è inappropriato dire che si è deciso “troppo in fretta”.

I vaccinati “sono protetti. Ad oggi nessuna variante si è dimostrata resistente all’effetto dei vaccini”, afferma Locatelli parlando della variante Omicron del Covid-19. “La terza dose per contrastare anche la variante è necessaria”, aggiunge. E sull’aggiornamento dei vaccini Locatelli spiega: “Sarei cauto, ma quelli che abbiamo sono largamente efficaci”.

vaccino ai bambini

Sull’ipotesi di una quarta dose, anticipa: “Non si può escludere”

“Preoccupati” per la variante Omicron “mi sembra un termine largamente eccessivo. Sappiamo – aggiunge – che questa è una variante che ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c’è stato un incremento del 260% quasi dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non abbiamo nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all’effetto protettivo dei vaccini in maniera importante”.

Ci sarà una quarta dose, e dovremo abituarci all’idea che questo vaccino va ‘aggiornato’ con dosi booster nel tempo? “La risposta onesta è che non si può escludere”.

A dirlo è sempre Franco Locatelli a Buongiorno su Skytg24. “Non sappiamo – prosegue – quale sarà la protezione conferita dalla terza dose. Per analogie con pregressi vaccini la terza dose genera una risposta di memoria più efficace ma da qui a dire che ci conferirà una protezione che dura per anni ce ne corre”.

“Una quarta dose – conclude Locatelli – non è escludibile. Non si può dire con certezza in questo momento che verrà somministrata, ma non si può neanche escludere. Più che mai la scienza deve basarsi sulle evidenze che progressivamente si accumulano”. www.rainews.it