Armando Manocchia: contro il regime

contro il regime

di Armando Manocchia – Contro il regime. Combattiamo il pandemonio e la pandemenza.
Questa è una crisi sociale. Una crisi etica, spirituale e politica e noi, con questo sito e con il programma PIAZZA LIBERTA’, sentiamo di avere un ruolo da svolgere: instillare il dubbio e dare vocei opinioni diverse, sperando – e mai obbligando – di risvegliare un minimo di consapevolezza e senso della realtà.

Il terrorismo governativo e mediatico ha creato quel terrore che ha permesso di manipolare, condizionare e formattare milioni di individui. Una vera e propria ipnosi di massa.
Lo scopo criminale è quello di creare un regime totalitario mondiale, un governo globale che decide tutto, per tutti e su tutto.

Io stesso parlo spesso di dittatura, ma non è corretto. Dittatura e totalitarismo non sono la stessa cosa. In una dittatura, la gente obbedisce al dittatore per paura del dittatore.
In un regime totalitario sono le vittime stesse, ipnotizzate dalla propaganda, ad obbedire autonomamente e fare cose inenarrabili nella convinzione che sia “per il bene della collettività”.
In un regime totalitario, vengono sempre commesse atrocità, nella convinzione assoluta di essere nel giusto e, nella maggior parte dei casi, le vittime si avviano da sole verso il patibolo, scelleratamente persuase di essere superiori ai ribelli che, invece, vi si sottraggono.

Anche alcune persone, un tempo equilibrate e serene, hanno perso la razionalità, non si fanno più guidare dalla logica e tanto meno dal buon senso. Gli amici stessi che abbiamo perso, o sospeso fino a data da destinarsi, che reputavamo coscienziosi e capaci, sono diventati stupidi, intolleranti e, a volte, anche cattivi. Spesso, meschini al punto da non voler più ascoltare voci diverse dal pensiero unico dominante.
In ipnosi lo sappiamo, la visone è parziale e concentrata. L’attenzione si restringe e si focalizza solo su un punto, fino a quando non si riesce più a vedere la realtà circostante.

I Politici senza scrupoli (pensate a chi volete, la scelta è infinita), fantocci nelle mani di avidi speculatori, di spregiudicati affaristi e di pescecani travestiti da filantropi, non permetteranno mai che le masse prendano coscienza della realtà perché, se lo facessero, vedrebbero i veri danni e le perdite, e si trasformerebbero in assassini.

Oggi, il 30% della popolazione è totalmente ipnotizzato, una massa irrecuperabile di egoisti ipocondriaci.
Il 70% non lo è ancora, ma a causa del martellamento mediatico continuo, fra minacce, menzogne e dati falsi, un 40% di questo 70% potrebbe perdersi.

Ad oggi, soltanto un 30% di popolazione si è sottratto all’ipnosi di massa. E’ un misto di persone diverse, di varie estrazioni sociali, di varie religioni e appartenenze politiche, che resiste ostinatamente alla coercizione. Perciò bisogna continuare a resistere, a disobbedire e a reagire scendendo in piazza ogni giorno, a oltranza.
Non si può affermare il proprio dissenso, o ribellarsi alla violazione delle libertà fondamentali e dei diritti costituzionali scendendo in piazza una volta a settimana. Oramai è diventato un diversivo che sostituisce la gita fuori porta o in cinema. Non è così che si rovescia un regime totalitario dove le voci dissenzienti vengono messe a tacere con svariati mezzi e metodi.

Bisogna trovare un terreno comune per unirci ed io non vedo altro che la piazza. Solo la piazza ci darà, ci restituirà la libertà. Non è un caso se ho chiamato il mio programma PIAZZA LIBERTA’.
Dobbiamo parlare la stessa lingua. Dobbiamo sostenere le voci coraggiose e persistenti dei dissidenti. Io so di essere uno di questi (e anche “loro” lo sanno) ma, per quel che so e quel che posso, faccio il mio dovere. Solo facendo così quel 40% che, per fortuna, ancora nutre dubbi non cadrà nella trappola della propaganda.
Inutile ribadire che il tutto va fatto in maniera civile e pacifica evitando facinorosi e violenti e anche gli affetti da protagonismo compulsivo che non fanno meno danno dei primi.

Non c’è bisogno di inventarsi nulla. I nostri avi ci hanno lasciato in eredità le libertà e i diritti che che non sono stati regalati, ma conquistati – e non cazzeggiando sui social, ma scendento in piazza a manifestare con sit in, cortei, assemblee, scioperi, versando lacrime, sudore e sangue. A volte, anche la vita.

Oggi siamo nel tempo dell’inganno e dell’imbarbarimento universale dove dire la verità è diventato reato. Ma è la verità e soltanto la verità che ci restituirà la libertà.
Bisogna ribadire che tutto questo pandemonio non ha nessun senso e che ci rifilano notizie false per mantenere lo status quo e, quindi, il loro potere. Ma bisogna dirlo sempre e a tutti. Bisogna quanto meno instillare il dubbio, il resto vien da sé.

Ricordate che “voi obbedite perché tutto ciò finisca, ma è proprio perché obbedite che non finirà mai”.
Salviamo l’Italia e salveremo il mondo.
Salviamo gli italiani e salveremo l’umanità.

Armando Manocchia