Lazio, il sociologo: terza dose 5 mesi dopo la seconda, lockdown per i non vaccinati

Alessio D'Amato sociologo

Terza dose 5 mesi dopo la seconda – “Registriamo troppi casi di infezione tra chi è stato vaccinato da più di sei mesi e, tra di loro, ci sono situazioni molto gravi. Non va bene. Bisogna cambiare strategia, imitare il Regno Unito e offrire la terza dose 5 mesi dopo la seconda” ha dichiarato in un’intervista al Messaggero l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato (laureato in Sociologia, ndr).

“Aspettare la conclusione del periodo di sei mesi è rischioso, l’immunità non scende all’improvviso, si tratta di un processo graduale – ha spiegato D’Amato -. Per questo chiediamo di intervenire prima, offrendo, specialmente agli anziani, la terza dose al quinto mese”. Secondo l’assessore per limitare l’aumento dei casi positivi “sarebbe importante introdurre l’obbligo della mascherina all’aperto, a prescindere dal colore di una regione. Secondo me sarebbe anche utile richiedere la quarantena a chi arriva da Paesi, pure della Ue, con un’alta circolazione del virus”.

Il passaggio in giallo del Lazio non appare imminente, “ma il nodo è un altro – dice D’Amato -, servono scelte più coraggiose, noi ad esempio ogni settimana curiamo circa 300 pazienti con i monoclonali e nei prossimi giorni inizieremo a somministrarli anche a domicilio”.

Quanto al lockdown per i non vaccinati in Austria D’Amato dice: “Anziché tornare a chiudere in maniera generalizzata, meglio il lockdown dei non vaccinati“.  www.rainews.it