I genitori italiani erano andati in Ucraina nell’agosto del 2020 per avere un figlio attraverso una madre surrogata. La coppia committente però, dopo la nascita della piccola, ha deciso di abbandonarla e lasciarla in custodia di una baby sitter a Kiev. Dopo il riconoscimento della bambina, la coppia è rientrata in Italia, lasciando la piccola ad una tata reperita sul posto tramite un’agenzia interinale, per poi sparire.
La baby sitter ha ricevuto uno stipendio per la cura della neonata ma al compimento del primo anno di vita, non avendo più avuto notizie dai genitori e a seguito dello stop della retribuzione pattuita anche per il sostentamento della bimba, la donna ha deciso di rivolgersi al Consolato italiano per denunciare quanto accaduto. Dopo che la tata si è rivolta al Consolato italiano a Kiev, della questione è stata investita la Procura della Repubblica territorialmente competente in Italia e la Procura della Repubblica dei Minori.
Bimba abbandonata, genitori non vogliono riprenderla
Rintracciati i genitori è stato accertato che non volevano riprendere la piccola nata un anno prima. La bimba è stata quindi portata in Italia con un volo da Kiev a Malpensa, nella giornata dell’11 novembre e sarà affidata ad una famiglia che la adotterà e la prenderà in casa come figlia. L’operazione di rientro in Italia è stata coordinata dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) assieme alla Croce Rossa Italiana, a cui è stata chiesta la collaborazione.
Nella squadra organizzata per l’ingresso della piccola in Italia, la Croce Rossa ha inserito una pediatra e una crocerossina. La pediatra si è presa cura degli aspetti sanitari della piccola mentre l’infermiera volontaria si è occupata dell’accudimento della bambina. La bimba ha viaggiato con i suoi peluche preferiti, consegnati dalla baby sitter alla partenza della piccola. La medico pediatra volontaria della Croce Rossa Italiana ha illustrato che: “Le condizioni della bambina sono buone. Per fortuna, la tata che l’ha accudita fino a ieri l’ha amata molto e se ne è presa cura egregiamente. Come sempre la Croce Rossa protegge l’umanità e opera attivamente per garantire il diritto di adulti e minori ad essere protetti”.
Utero in affitto
La pratica dell’utero in affitto è vietata in molti paesi europei, come l’Italia. In Ucraina la maternità surrogata è permessa per questo molte coppie vi si recano come committenti di bambini. http://www.rainews.it