La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha usato un (inquinante) jet privato per un viaggio di soli 50 chilometri, che avrebbe probabilmente essere compiuto con altri mezzi meno costosi e inquinanti. La rivelazione arriva proprio dopo che i leader mondiali si sono riuniti a Glasgow per la 26esima conferenza mondiale sul Clima, la Cop26. I potenti della terra si sono riuniti per decidere insieme come ridurre le emissioni del pianeta, eppure loro sono quelli che per il loro trasporto fanno le scelte spesso meno sostenibili. Certo per il loro ruolo e l’importanza (e spesso l’urgenza) delle loro missioni, non si può certo pretendere che viaggino in bicicletta, ma quando è possibile potrebbero almeno optare per la scelta meno inquinante, fosse anche solo per dare l’esempio.
Aereo privato per 18 dei suoi 34 viaggi ufficiali
Adesso il Telegraph, quotidiano conservatore britannico e da sempre euroscettico (una delle firme di punta della testata era l’attuale premier Boris Johnson), è tornato a fare uno dei suoi un tempo famosi pezzi contro la “casta” di Bruxelles e ha ora scoperto che la presidente della Commissione ha utilizzato “air taxi” per 18 dei suoi 34 viaggi ufficiali da quando ha assunto il ruolo nel dicembre 2019. Il più breve dei viaggi è stato uno di soli 50 chilometri tra Vienna e Bratislava, come parte del tour delle capitali europee per firmare i Recovery Plan pensati per aiutare le nazioni ad uscire dalla crisi del coronavirus. von der Leyen ha anche usato un jet privato per un viaggio da Bruxelles a Londra per i colloqui commerciali sulla Brexit nel gennaio 2020, prendendo però al ritorno l’Eurostar, che ci mette circa due ore. Una squadra di commissari europei, tra cui la presidente, ha noleggiato due volte aerei privati per un volo di soli 31 minuti per andare a Strasburgo in Francia, per partecipare alle riunioni al Parlamento europeo.
“Molti di questi viaggi non si possono fare con voli commerciali” o con altri mezzi di trasporto, ha sostenuto però una fonte dell’esecutivo al giornale, difendendo la scelta. Le regole comunitarie stabiliscono che gli alti funzionari di Bruxelles possono prendere “taxi aerei” quando non ci sono alternative commerciali praticabili, quando ci sono “vincoli di programmazione” o problemi di sicurezza.
Ad esempio Von der Leyen è volata a Glasgow su un aereo alimentato da “biocarburanti” e un portavoce ha garantito che “un aerotaxi viene utilizzato solo quando necessario, per consentire la presenza alle riunioni in vari luoghi con un programma molto fitto”. Ma di fatto, secondo diversi studi, i jet privati emettono fino a 20 volte più anidride carbonica per miglio per passeggeri rispetto al volo commerciale medio e 50 volte più dei treni. E le linee veloci ad esmepio collegano quotidianamente Bruxelles con città come Parigi, Amsterdam o Londra.
“I jet privati sono un disastro per il clima. Un volo privato singolo emette due tonnellate di emissioni di carbonio, ovvero un quarto del carbonio prodotto dall’europeo medio in un anno intero”, ha dichiarato Helena Bennet, consigliere politico senior della Green Alliance. “Dai presidenti e primi ministri di tutto il mondo agli uomini d’affari che volano alle conferenze che potrebbero essere fatte su Zoom, dobbiamo viaggiare in modo più sostenibile”, ha chiesto, ricordando che “ci sono molte modalità alternative che possono essere utilizzate dai ricchi e importanti, inclusi treni e pullman, quando necessario, voli in classe economica, che sono responsabili di molte meno emissioni per persona”. https://europa.today.it