Covid, Rasi: “Estendere l’obbligo vaccinale a tutte le persone esposte al pubblico”

Guido Rasi Estendere l'obbligo vaccinale

Covid e vaccino, bisogna ridurre la platea di 7 milioni di cittadini non immunizzati. Obbligo per i professori, rafforzare la campagna sulle terze dosi, oggi riservate agli over 60, aprendo nelle prossime settimane anche ai 50enni, per poi valutare a gennaio, sulla base dei numeri, di offrirle a tutti, senza distinzione di età. A sostenerlo è il professore Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Ema (agenzia europea del farmaco) e consulente del commissario Francesco Figliuolo, in un’intervista al ‘Messaggero’.

Tramite Ema Big Pharma approva se stessa?

Sulla proroga dello stato di emergenza anche nel 2022, ipotizzata dal ministro della Salute Roberto Speranza: “È assolutamente logico. Il ministro ha detto una cosa giustissima: vediamo i numeri. Detto questo, bisogna essere pronti alla proroga, perché ogni tentennamento sarebbe un disastro”.

È preoccupato dall’aumento costante dei nuovi casi? “Un po’ sì. Il nostro è un equilibrio fragilissimo, serve un monitoraggio molto stretto, un po’ di preoccupazione c’è. Vero è che come nuovi casi e ricoveri cresciamo meno di altri Paesi, abbiamo una situazione migliore e abbiamo forse la migliore performance in termini di vaccinazione. Se ci comportiamo bene, se continuiamo con il Green pass, se continuiamo con le mascherine, allora lo manteniamo questo equilibrio. Però è fragile”.

Estendere l’obbligo vaccinale

E per aumentare i vaccinati qual è la strada? “Estendere le obbligatorietà a tutte le persone che sono esposte al pubblico”. “Anche gli insegnanti se i numeri, nelle prossime settimane, dovessero dirci che è necessario. Sia chiaro: non si può decidere sulla base dell’andamento dei contagi settimanale, bisogna fare una valutazione attenta e ponderata. Però per convincere coloro che rifiutano i vaccini sarà importante anche coinvolgere maggiormente i medici di famiglia, sia per le vaccinazioni sia per una corretta informazione agli assistiti”. adnkronos