Morti per Covid: se qualcuno ha detto balle, è l’Iss di Brusaferro


Dichiarazione di Angelo Borrelli del 2020, quando era capo della Protezione Civile. Sono 168 le vittime oggi, “non decessi da coronavirus ma persone che tra le diverse patologie avevano ANCHE il coronavirus”

di Franco Bechis – Chi ha davvero diffuso notizie false sui decessi Covid 19? Tutti hanno accusato Il Tempo di avere distorto i dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Istituto superiore di Sanità guidato da Silvio Brusaferro. In quel documento è riportata l’analisi di poco meno di 8 mila cartelle cliniche dei deceduti da inizio pandemia, e in questa si identifica il gruppo di deceduti privi di qualsiasi altra patologia: erano sani e sono morti di Covid. Rappresentano il 2,9% delle cartelle complessive.

Morti per Covid, la fake news, va attribuita ai vertici della sanità italiana

A Il Tempo si contesta di avere considerato quel campione come significativo (accade così nei sondaggi) della realtà complessiva. Ma è stato l’Istituto superiore di sanità per bocca del suo stesso presidente a ripetere in ogni conferenza stampa fin dall’inizio della pandemia che quelle cartelle cliniche erano sì un campione parziale, ma rappresentativo di tutta la realtà dell’infezione. Quindi se sbagliata è quella comparazione fra il campione è la realtà, l’errore è dell’Iss, non del Tempo. Se è fake news, va attribuita ai vertici della sanità italiana, non a chi la riporta. In ogni conferenza stampa come dimostriamo nelle immagini dell’epoca veniva per altro sottolineato che chi moriva se ne andava anche con il coronavirus, e non per colpa del coronavirus.

Non sto a discutere la sciocchezza di questa affermazione, ma è quel che hanno e ripetuto per mesi la protezione civile e l’Istituto superiore di sanità nella prima fase del virus. Se dicevano il falso su direttiva del governo che voleva così tranquillizzare gli italiani, è colpa grave e sarebbe tempo di discuterne profondamente. Però diventa grottesco oggi sostenere l’esatto opposto perché l’esigenza delle politiche governative è cambiata e invece di tranquillizzare oggi è meglio spaventare gli italiani per spingere anche i più riottosi a vaccinarsi. Che lo faccia una autorità politica è comprensibile, e di tutte le contraddizioni poi ne porta naturalmente conseguenza. Ma mettere in prima fila presunti scienziati per nascondersi dietro loro è veramente vigliacco. E dimostra allo stesso tempo la qualità della nostra dirigenza scientifica.  www.iltempo.it