Roma, 24 ott. – “Come previsto, dopo averlo scartato il governo è costretto a considerare l’unico scenario razionale nella vicenda MPS: il cosiddetto stand-alone, ovvero l’ipotesi che MPS prosegua la sua attività senza fondersi per il momento con altri istituti”. Così Alberto BAGNAI, responsabile economia della Lega.
“È l’epilogo evitabile di una trattativa impostata male, cioè considerando un unico contraente, e condotta peggio, cioè piegandosi all’illimitato vantaggio negoziale conferito alla controparte. La Lega- prosegue BAGNAI- aveva più volte sottolineato come lo scenario stand-alone fosse il più economico e razionale da percorrere anche in un’ottica sistemica, in vista della costituzione di un terzo polo del credito a servizio delle imprese e dei territori. Aveva inoltre più volte evidenziato la fragilità negoziale in cui il Tesoro si era messo. Una trattativa così complessa non poteva essere gestita sulla base del principio ‘non c’è alternativa’.”
“L’esito di questa vicenda ricorda quindi un fondamentale principio di metodo: in qualsiasi situazione deve esserci un’alternativa perché altrimenti l’esito può rivelarsi disastroso“. A questo punto, dice il responsabile economia della Lega, “speriamo che il Governo cominci a prendere seriamente in considerazione il Parlamento e a confrontarsi con esso, accettandone gli indirizzi. Salutiamo in questo senso positivamente l’iniziativa dei presidenti Marattin e D’Alfonso di convocare il ministro Franco, ricordando rispettosamente e sommessamente a tutti e tre che il ministro ancora non è venuto in commissione a illustrarci le linee programmatiche della sua azione di Governo e non ha mai riferito su alcun consiglio dell’Unione Europea”.
Un atteggiamento, conclude BAGNAI, “che sarebbe stato improprio anche in caso di esito positivo della vicenda, ma che diventa del tutto inadeguato a fronte di un fallimento che la Lega aveva ampiamente prefigurato. Speriamo” conclude BAGNAI “che dopo questo bagno di realtà il Governo deponga la sua arroganza e invece di dire ai parlamentari che cosa possono o non possono pensare li ascolti col rispetto dovuto ai rappresentanti del popolo italiano”. (Com/Ran/Dire)