Sanremo, sindrome di Guillain-Barré dopo il vaccino: 18enne paralizzato

sindrome di Guillain-Barré dopo il vaccino

Il giovane ha sviluppato la sindrome di Guillain-Barré dopo il vaccino. Un soccorritore di 18 anni, Riccardo Ventre, di Sanremo, ha sviluppato la sindrome di Guillain-Barrè, una polineuropatia infiammatoria acuta, a quindici giorni di distanza dall’inoculazione della prima dose di vaccino Pfizer, tra i cui effetti collaterali più gravi rientra pure questa patologia. Lo scrive il giornale locale primalariviera.it

Il giovane, che presta servizio per Ospedaletti Emergenza, è ora ricoverato in ospedale a Imperia e non può muoversi dal letto. “Era il 28 settembre, quando mi hanno somministrato la prima dose di vaccino – afferma Riccardo -. Per effettuare i soccorsi ero costretto a effettuare un tampone ogni quarantotto ore e quando sono diventato maggiorenne, ad agosto, ho deciso di vaccinarmi”.

Un paio di settimane più tardi, era il 12 ottobre, Riccardo si trova in ambulanza, quando: “Mi facevano male le gambe. Al momento di scendere non riuscivo a reggermi in piedi, così i miei colleghi mi hanno portato al pronto soccorso”. Da quel giorno inizia un lungo calvario per il giovane soccorritore: “Mi hanno sottoposto a cinque cicli di pulizia del sangue, evidentemente per togliermi le tossine in circolo e devo restare a letto. L’altro giorno ho provato a spostarmi in carrozzella e ho capito cosa significa essere disabili”.

“Non vaccinatevi”

Il tuo messaggio? “Non vaccinatevi assolutamente”. Riccardo spera in un miglioramento delle proprie condizioni, i medici gli danno fiducia, ma non sarà un percorso breve. Dall’Asl 1 Imperiese affermano che ieri è stata effettuata segnalazione all’Aifa: “Sono in corso indagini e approfondimenti su quanto accaduto per verificare possibili correlazioni. Al momento non escludiamo nulla”.

2 thoughts on “Sanremo, sindrome di Guillain-Barré dopo il vaccino: 18enne paralizzato

  1. Ogni commento sarebbe superfluo.. Solamente un pensiero che scaturisce dal cuore per questo giovane, perché possa tornare presto a vivere la vita dei suoi 18 anni che non può e non deve restare compromessa a causa di un progetto criminale.

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