Il premier Draghi sa cosa serve al Paese per crescere, i partiti invece “non l’hanno ancora capito”. E’ critico il presidente di Confindustria Carlo Bonomi che, commentando la manovra con il Corriere della Sera, afferma che i partiti “stanno dando l’assalto alla diligenza com’è successo in tutte le manovre finanziarie precedenti, in cui ognuno di solito dà battaglia perla sua bandierina”. E così “un partito dà battaglia per le pensioni, un altro per il reddito di cittadinanza, un terzo per qualcos’altro ancora”, prosegue il numero uno degli industriali.
Perciò “la sensazione – dichiara Bonomi – è che ancora oggi i partiti non abbiano capito che bisogna concentrare le risorse sulla crescita e sulla produttività”. Il presidente di Confindustria ha “l’impressione che non venga permesso a governo Draghi di fare quello che il premier ha sempre detto che serve all’Italia: tecnologia, produttività e crescita”.
Secondo Bonomi il reddito di cittadinanza “va cambiato perché non intercetta gli indigenti del Nord e disincentiva tanti anche al Sud dal cercare lavoro nell’economia ufficiale”. E poi, sulle pensioni, “non mettiamoci a giocare con le quote 100, 102 o 104, pubblico sì, privato no… Così si sprecano risorse”, aggiunge. www.rainews.it
► Paolo Maddalena (Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale) spiega chi è Mario Draghi e perchè NON PUO’ essere né Presidente del Consiglio, né Presidente della Repubblica. Nè tanto meno può dare lezioni di senso civico.