Il Ministro dell’Interno pro tempore, la dott.ssa Luciana Lamorgese, in occasione del question time alla Camera dei Deputati non ha saputo fornire una risposta fondata in relazione ai fatti accaduti a Roma sabato 09 ottobre 2021. Ha parlato di “rischio di violenza” qualora si fosse intervenuti prima dell’attacco alla sede nazionale della CGIL. Della serie: si corre il pericolo di conseguenze potenzialmente maggiori per non agire in via preventiva.
Imbarazzante
E questo sarebbe un Ministro della Repubblica chiamato a tutelare e garantire la sicurezza di chi, pacificamente e democraticamente, esprime il proprio dissenso verso l’indirizzo politico dell’Esecutivo?
E la stampa mainstream, oramai priva di qualunque credibilità, a bollare i manifestanti come fascisti e facinorosi, utilizzando addirittura il concetto di squadrismo che non solo è decontestualizzato in ragione del momento storico, ma (basterebbe leggere Renzo De Felice o Piazzesi) costituì una reazione, favorita dalla stessa classe borghese, dalla monarchia e, più in generale, dalla intrinseca debolezza dello Stato “liberale”, alle prepotenze del biennio rosso e al rischio di una svolta bolscevica soprattutto dopo la rivoluzione d’ottobre del 1917.
La sinistra italiana, che si riempie la bocca di democrazia e antifascismo e siede al Governo grazie alla compromissoria forma di governo parlamentare “a debole razionalizzazione”, è sempre pronta a beatificare i “compagni che sbagliano”. I farisei restano sempre ipocriti e sepolcri imbiancati…
Prof. Avv. Augusto Sinagra
Prof. Daniele Trabucco
Elena Gobbato
Giuseppe De Cet