Obbligo Green pass, portuali di Trieste: “Sciopereremo nonostante il divieto”

portuali Trieste

Portuali di Trieste – “Siamo in dittatura, faremo comunque lo sciopero e vedremo chi vincerà”. Lo ha dichiarato il portavoce del Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste, Stefano Puzzer, annunciando che il blocco dell’attività, previsto dal 15 al 20 ottobre, verrà attuato nonostante l’iniziativa sia stata dichiarata illegittima. “Sciopereremo fino a quando non verrà tolto l’obbligo del Green pass per accedere al lavoro”, hanno detto i portuali.

(adnkronos) Da Trieste, ‘perno’ mediatico del sistema portuale in queste ore, arriva il messaggio perentorio di Stefano Puzzer, portavoce dei portuali locali: “Blocchiamo tutto, il governo deve rendersi conto. Stanno perdendo il contatto con la realtà”, dice a Non è l’arena, su La7, ribadendo il no al Green pass e scartando la soluzione di tamponi gratuiti per i lavoratori.

RISCHIO SCAFFALI VUOTI

Se la catena si inceppa, cosa succede? “Se non si troveranno soluzioni condivise sull’obbligo del Green pass, gli effetti sul sistema della logistica saranno tali che l’ipotesi che gli scaffali dei supermercati restino vuoti e che le imprese restino senza materie prime e semilavorati non è remota, è uno scenario possibile” nelle prossime settimane, dice Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica.

La realtà associativa delle imprese di logistica, dei magazzini generali e frigoriferi, dei terminalisti portuali, interportuali ed aeroportuali, lancia l’allarme sulle possibili ripercussioni dell’obbligo di green pass per i lavoratori privati dal 15 ottobre sul comparto della logistica. E Ruggerone, ad Adnkronos/Labitalia, ricorda “che la logistica in questi 18 mesi di pandemia non è mai fermata, le imprese hanno resistito a un aumento dei costi impressionante, basti pensare al +600% del costo dei noli portuali”, conclude.