Il caso dei concorsi truccati che vede coinvolto il professor Massimo Galli, indagato insieme ad altre 32 persone, si arricchisce di nuovi dettagli. Al cellulare e con il presidente della commissione accanto. Venti minuti, non di più. Così – si legge sul Fatto Quotidiano – si è svolta la prova orale che ha consegnato ad Agostino Riva la vittoria nel concorso pubblico per professore associato. A presiedere il tutto, l’infettivologo dell’ospedale Sacco, Galli. Riva vincerà a scapito del più quotato Massimo Puoti. Così, secondo la Procura di Milano, le manovre del prof. Galli, dopo il “falso verbale” sui punteggi scritti, proseguono anche durante lo svolgimento dell’orale.
Concorsopoli, Galli e la segretaria
Riva – prosegue il Fatto – fa l’esame in metà del tempo via cellulare con i commissari collegati, mentre il presidente Galli è accanto lui. Di più: già prima dell’esame, la stesura dei quesiti è risultata sospetta agli inquirenti che hanno “riscontrato come la procedura di assegnazione degli argomenti (…) era stata gestita interamente da Galli, con la complicità di Maria Ghisi, sua segretaria”.
Il 17 marzo 2020, Ghisi dice a Galli: “Mando ad Agostino (…) i tre temi, giusto?”.“No – risponde Galli – prima devi mandarli agli altri due”. Quindi chiama il docente della Sapienza di Roma, Claudio Mastroianni (indagato). Dice: “Ti sta arrivando la richies ta”. Il collega e commissario chiede: “Che devo fare?”. L’infettivologo: “Devi rispondere: vanno bene. Domani (…) a lezione però, ci siamo capiti”. affaritaliani.it