di Lidia Sella – Oggi in Italia abbiamo assistito al tramonto dello Stato di diritto. Ma perché stupirci? La Repubblica italiana non è mai stata un’autentica democrazia.
Per svariati motivi.
Primo. La storiografia indipendente ha dimostrato che lo sbarco degli alleati in Sicilia, nel ‘43, è stato organizzato con l’appoggio della mafia italiana d’Oltreoceano. Da quella radice marcia è germogliata la nostra Repubblica corrotta. Di favore, in favore: Andreotti docet. E, non appena Falcone e Borsellino hanno provato a fare un po’di pulizia, sono stati subito tolti di mezzo. Perciò ora può dirsi del tutto perfezionata la saldatura fra politica, mafia, massoneria e servizi segreti. Già dai primi anni Ottanta, del resto, “ l’Aleanza Universale delle Fratellanze Ermetiche” sapeva bene dove voleva andare a parare.
Secondo. Da oltre 70 anni siamo una colonia americana. Sul nostro territorio sono installate una novantina di testate nucleari. I nostri soldati vengono mandati a morire in guerre pretestuose e scellerate, volute da altri e controproducenti per noi.
Terzo. Di fatto la nostra democrazia è sempre stata soltanto una demoplutocrazia. Solo chi ha denaro manovra le leve del potere. La volontà popolare non conta nulla. Tutto viene deciso da governi-fantoccio, al servizio della cupola finanziaria. Un vizio di fondo che accomuna la maggior parte delle democrazie occidentali.
Quarto. Con la scusa dell’Unione Europea, ci hanno scippato sovranità territoriale e monetaria, autonomia, diritti, libertà e ricchezze. Basti pensare che, prima di entrare in Europa, l’Italia era la quarta potenza mondiale. D’altronde il sicario e maggiordomo Mario Draghi aveva giurato fedeltà ai potentati usurai già il 2 giugno ‘92, sul panfilo Britannia, in compagnia della Regina Elisabetta, alla presenza di cento delegati della City londinese e con i presidenti e gli amministratori delegati delle industrie pubbliche italiane. In quell’occasione fu stabilita, a danno del popolo italiano e in favore di speculatori privati, una politica di privatizzazioni selvagge, nel quadro di una totale deregolamentazione.
Quinto. La competizione elettorale è truccata. I cittadini vengono sistematicamente e reiteratamente raggirati. Sul principio, Lega, Fratelli d’Italia e 5 stelle non si erano forse schierati contro l’Euro, l’Europa, la NATO? Eppure, non appena saliti al potere, voilà, si sono esibiti in un’agile giravolta e, senza alcuna vergogna, hanno tradito il proprio elettorato. Che siano stati corrotti sin dall’inizio o si siano venduti in un secondo momento, il risultato non cambia. Chi regge le sorti del mondo gioca su due tavoli: da un lato crea il consenso e dall’altro manovra il dissenso, per poi farlo svaporare come una bolla di sapone. Così da depotenziare quella sana carica di ribellione contro i soprusi che agita le masse. I diversi schieramenti politici sono al soldo dello stesso padrone. Alcuni di essi sono chiamati a un’opposizione di facciata. In tal modo il teatrino del pluralismo è salvo. E garantita un’illusione di democrazia.
Le oligarchie finanziarie non perseguono però solo il profitto, ma mirano all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale. Un progetto più volte annunciato da personaggi quali Klaus Schwab, Henry Kissinger e altri. Il 13 maggio, 2009, su l’Express, l’economista e banchiere Jacques Attali affermò: “Là dove il crack finanziario sinora ha fallito, una buona piccola pandemia costringerà i nostri amministratori ad accettare la realizzazione di un governo mondiale.”
Nel 2010 la Fondazione Rockefeller pubblicò un dossier intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, che preconizzava una pandemia da virus ignoto e indicava le misure per farvi fronte: sospensione dei diritti costituzionali, tramonto degli Stati nazionali, istituzione di un governo unico mondiale che non avrebbe allentato la propria morsa repressiva nemmeno una volta superata l’emergenza sanitaria, sorveglianza di massa, obbligo di indossare mascherine, controllo della temperatura corporea prima di accedere ai luoghi pubblici, sospensione dei viaggi aerei e conseguente crollo del turismo, ricorso all’identità biometrica e ai microchip.
Sulla stessa linea si colloca l’incontro del World Economic Forum di Davos del gennaio ‘21, dedicato al Greit Reset, espressione assimilabile al concetto di “tabula rasa”. I cavalieri dell’Apocalisse intendono infatti azzerare economia, socialità, civiltà e cultura. Una Via Crucis che contempla diverse stazioni: depopolamento, quarta rivoluzione industriale, decrescita felice, transizione ecologica, transumanesimo, robotizzazione, internet delle cose e quell’odiosa sorveglianza totale sulla popolazione che il 5G renderà ancora più capillare. L’occhio onnisciente del 5G, insomma, vedrà e saprà tutto di noi.
Nella simbologia massonica, la lettera “G” sta per “God”, cioè Dio, o “Grande architetto dell’Universo”. La stessa “G”, sempre in carattere maiuscolo, con la quale inizia anche “Google”, la Bibbia della modernità. Mere coincidenze? Le élite al comando sono patite di simboli. Lo dimostrano due video inquietanti: il primo relativo alle celebrazioni per il l’inaugurazione del tunnel del San Gottardo nel 2016; l’altro, inerente alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra del 2012. E ora ci riprovano, per il settecentenario dantesvo, a Roma, alle Scuderie del Quirinale, Palazzo che fu anche residenza papale. Lì, il 15 ottobre, lo stesso giorno in cui la certificazione verde diventerà obbligatoria per ogni categoria di lavoratori, pubblici, privati e autonomi, si terrà il vernissage della mostra intitolata “Inferno”. Il pezzo forte dell’esposizione sarà il calco in gesso dell’opera “La porta dell’inferno”, realizzata dallo scultore Auguste Rodin, che fu amico del satanista Aleister Crowley.
I grandi burattinai hanno in mano i l’economia, la magistratura, i governi, i media. Sono proprietari di Hollywood, indirizzano l’industria dell’intrattenimento, orientano le mode, influenzano la cultura, condizionano la ricerca. E impugnano la tecnologia come un’arma. Per realizzare l’agenda mondialista ricorrono alla corruzione, al terrore, alla coercizione. Sono esperti di ingegneria sociale e psicologia di massa. Abili nel mentire e falsificare, applicano tecniche raffinate per manipolare la percezione e il giudizio.
Nelle chiese il green-pass non serve per pregare ma è richiesto per visitarle. A scuola è necessario anche solo per accompagnarvi i figli, non tuttavia se si va a votare. Al bar non te lo domandano se bevi il caffé al bancone, ma se ti siedi sì. All’Università devono esserne muniti anche gli studenti che assistono alle lezioni in remoto. I politici ci fanno credere di essere preoccupati per la nostra salute, salvo poi lasciare i non vaccinati a mangiare all’aperto, al freddo, ad ammalarsi. Chi rifiuta di fungere da cavia per sieri genici sperimentali è condannato a vivere da esule nella propria terra, benché il trattamento sanitario obbligatorio sia escluso sia dalla Costituzione che dalla normativa internazionale.
Il ricorso alla illogicità, alla contraddizione, all’assurdità, alla vessazione e ai soprusi costituiscono un eccellente esercizio all’obbedienza. Intendono abituarci a poco a poco alla repressione, affinché il passaggio alla legge marziale risulti per noi meno traumatico?
Le forti tensioni sociali e gli scontri con le forze dell’ordine che si sono verificati negli ultimi giorni non sono che l’inizio. Se non ci ribelleremo in fretta, finiremo come la Grecia. Questo il destino che ci attende. La disoccupazione schizzerà alle stelle. Con l’immigrazione clandestina fuori controllo crescerà anche la delinquenza. Elimineranno l’assistenza sanitaria pubblica. Ridurranno le pensioni. Ci strozzeranno con le tasse. Il costo di acqua ed energia lieviterà. Svenderanno ciò che ancora resta del demanio, del patrimonio artistico-culturale e dell’industria pubblica italiana. Non avremo più una compagnia di bandiera, né una società di navigazione nazionale. Al massimo entro il 2030, ci leveranno il contante e aboliranno la proprietà privata. Continueranno a sobillerarci gli uni contro gli altri, sino a scatenare una guerra civile. Si inventeranno emergenze climatiche e rischi sanitari. Ci imporranno la mascherina in eterno.
Quali strumenti ci restano per combattere contro questi lestofanti assetati di denaro e di sangue?
Sciopero generale, disobbedienza civile, resistenza costituzionale, manifestazioni di piazza, controinformazione. Oppure, in ultima analisi, la creazione di Città-Stato o di piccole enclaves territoriali autonome, per far implodere questo Stato feroce e fasullo, prima che i nostri aguzzini riescano a confinarci in campi di contenimento o, peggio ancora, a robotizzarci. I politici al governo sono tutti al servizio delle lobby liberiste. Occorre cacciarli al più presto, riprendere il controllo del Paese, uscire dall’Europa, stampare moneta, rifondare una società più equa, contrapporre la spiritualità e le tradizioni al materialismo e alla disumanizzazione.
Lidia Sella, scrittrice, sarà ospite questa sera – 13 ottobre 2021 alle 20,30 – a “Piazza Libertà”, il programma di informazione condotto da Armando Manocchia su BOM Channel, canale 68 DT.