“Non abbiamo bisogno che nessuno ci dica che i nostri standard sui diritti umani comportano violazioni. Sono responsabile di 100 milioni di anime, non è una cosa facile”. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, parlando al vertice dei Paesi del gruppo di Visegrad a Budapest, ha sottolineato che l’Egitto non si piegherà ad alcun “diktat” europeo circa il rispetto dei diritti umani. Lo sottolineano quotidiani egiziani riportando dichiarazioni rese ieri dal capo di Stato al summit del gruppo composto da Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia.
Sisi “ha detto ai leader del vertice: avete a che fare con uno Stato che rispetta se stesso e rispetta pienamente la sua gente. E ha detto: In Egitto c’è un potere che non si sottomette a nessun diktat”, riporta il quotidiano indipendente Al Masry Al Youm. Rivolgendosi esplicitamente “ai nostri amici europei”, Sisi ha sostenuto che “bisogna capire cosa sta succedendo in Egitto”.
“L’Egitto rispetta il proprio popolo e non si sottomette ad alcun diktat”, hanno titolato in maniera identica i governativi Al Ahram e Al Gomhuria. Già in passato Sisi aveva respinto critiche e denunce internazionali sul rispetto dei diritti umani in Egitto. Solo il mese scorso, sfruttando l’occasione del varo della prima “strategia nazionale” sui diritti umani, l’ex-generale aveva sostenuto che voler imporre all’Egitto una visione occidentale della tutela di questi diritti fondamentali è un “approccio dittatoriale”. www.rainews.it