Il ricercatore Gregory H. Stanton distingue dieci tappe in ogni genocidio. Stanton è un ex professore di ricerca in studi e prevenzione sul genocidio presso la George Mason University in Virginia (USA).
1. Classificazione: in ciascuna società, le persone vengono suddivise in gruppi quotidianamente (giovane/anziano, uomo/donna,…). Questa suddivisione crea ordine e significato intorno a noi. Talvolta, una classificazione viene applicata così pedissequamente da causare una separazione tra il gruppo ‘noi’ e il gruppo ‘loro’.
2. Simbolizzazione: non soltanto suddividiamo la società in gruppi ma diamo loro un nome e attribuiamo loro dei simboli (targhe, abbigliamento e così via). Facciamo questo sia con il gruppo al quale apparteniamo sia con gli altri gruppi.
3. Discriminazione: classificazione e simbolizzazione diventano problematiche non appena costituiscono un presupposto per la discriminazione. Ciò significa che uno dei gruppi viene privato sistematicamente dall’altro di opportunità e diritti sociali.
4. Disumanizzazione: in uno stadio successivo, persone (ritenute) appartenenti a un gruppo simbolico vengono private della loro umanità. Attraverso il linguaggio e le immagini, vengono accostate a bestie cattive, parassiti, insetti o malattie.
5. Organizzazione: il genocidio non è un evento improvviso e spontaneo. Al contrario, è accompagnato da una organizzazione mirata e a lungo termine, spesso addirittura ad opera dello Stato.
6. Polarizzazione: grazie all’organizzazione di campagne e attraverso propaganda e leggi discriminatorie, i gruppi vengono contrapposti gli uni agli altri.
7. Preparazione: infine, si prepara la ‘soluzione finale’. Si adotta una retorica che fomenta l’odio e vengono prese misure che rendono possibile lo sterminio.
8. Persecuzione: i membri del gruppo che ne è vittima vengono perseguitati attivamente. Tale persecuzione può assumere la forma di torture, segregazione, riduzione alla fame.
9. Sterminio: gli appartenenti al gruppo oppressore cercano di sterminare il gruppo vittima. Ciò avviene attraverso uccisioni mirate e di massa, stupri, sterilizzazione, rapimenti e così via. Non vengono risparmiati nemmeno i loro beni.
10. Negazione: questa è l’ultima fase e segue sempre lo sterminio. I carnefici distruggono i corpi e le prove e minacciano i testimoni. La colpa viene spesso attribuita al gruppo vittima.