Il 42% degli italiani intervistati afferma di dubitare spesso della credibilità delle notizie sui media tradizionali, tv, radio, quotidiani
ROMA, 08 OTT – Nella percezione degli italiani, sui social network e sui media circolano troppo spesso fake news, notizie false, o che mistificano la realtà: 4 cittadini su 10 ritengono di incorrervi quasi tutti i giorni; un ulteriore 27% una o due volte a settimana.
Il sondaggio, condotto dall’Istituto Demopolis per Rai Radio1, dal 5 al 7 ottobre su un campione di 2000 italiani maggiorenni, fotografa una peculiare fragilità nel panorama percettivo italiano: esistono indici di una crisi di fiducia che investe, con intensità e motivazioni differenti, i media tradizionali e soprattutto la Rete ed i Social Network.
Oggi, meno della metà dei cittadini, il 45%, dichiara di saper distinguere una notizia reale da una fake news; il 42% ammette invece di non saper sempre individuare le notizie false. E se la disinformazione è preoccupante in termini generali, in tema di salute può rappresentare un effettivo pericolo per i cittadini. (esempio sul sito del ministero della salute, ndr)
Per oltre 8 intervistati su 10, oggi le fake news nel campo della salute sono molto o abbastanza diffuse. Effetto ulteriore dell’emergenza Covid in Italia è stata infatti una sorta di bulimia informativa che ha contribuito anche a moltiplicare la diffusione di notizie spesso false o incontrollate.
Nei mesi più caldi della pandemia, gli italiani si sono informati molto di più rispetto al passato: un terzo lo ha fatto sui media tradizionali, 3 su 10 sui Social Network. Contestualmente, il 38% dei cittadini sostiene di aver maturato dubbi sulla qualità delle informazioni. Il 42% degli italiani intervistati afferma di dubitare spesso della credibilità delle notizie sui media tradizionali (tv, radio, quotidiani). Ma la percentuale di chi mette in dubbio l’attendibilità delle informazioni cresce di oltre 30 punti, al 75%, tra i fruitori di Fb e dei social network. (ANSA).
A forza di sentire imbecillità sparate da poveretti che si spacciano geni, voi capite che…