Galli intercettato mentre concordava i criteri dei punteggi di un concorso

galli seconda dose

Sarebbe accusato di avere concordato con il suo candidato favorito i requisiti di un bando da presidente della commissione esaminatrice del concorso. È quanto sarebbe emerso dalle carte e dalle intercettazioni, riportate dal Corriere della Sera, sull’inchiesta della Procura di Milano nella quale è coinvolto anche l’infettivologo Massimo Galli, insieme ad altre 32 persone in tutta Italia per irregolarità nelle assunzioni di cocenti, assistenti e dirigenti ospedalieri.

In particolare il primario dell’Ospedale Sacco di Milano sarebbe indagato per episodi di presunta turbativa e falso ideologico in occasione di iscrizioni e nomine irregolari.

Galli intercettato

“Dobbiamo ragionare, magari in due è meglio che one. Se no (i punteggi, ndr) li metto io alla c…, sperando che non ci siano casini e menate” è quanto sarebbe stato captato dalle intercettazioni in una conversazione tra Galli e il candidato da lui prescelto per vincere un concorso all’Università Statale di Milano, Agostino Riva, con il quale il primario aveva collaborato come coautore in 63 delle 121 pubblicazioni internazionali.

“Adesso (i punteggi, ndr) fatteli vedere dalla Bianca (la segretaria di Galli, ndr)… che possono essere attribuiti a te e a lui per le varie questioni… Però non me lo far dire…” avrebbe detto l’infettivologo nel timore di essere intercettato.

“Allora, senti, quanti lavori avevi presentato? Sedici? Ed erano tutti quanti a tuo primo e ultimo nome tranne uno, mi pare… E di argomento coprivano… Va beh, allora senti la frase che avevo scritto…” sarebbe un altro degli estratti delle conversazioni nelle quali avrebbe concordato con Riva i criteri dei punteggi a danno dell’altro candidato, il direttore del reparto Malattie infettive del Niguarda, Massimo Puoti, più titolato per il ruolo.

Quest’ultimo avrebbe tentato di ridimensionare il caso, ribadendo la stima per il professor Galli, salvo aver dimostrato di aver capito tutto parlando con la moglie: “Sono riusciti a fregarmi sui titoli… nel senso che una pubblicazione su Science è stata equiparata a una rivista comune… non conta l’indice di impatto della rivista, contava solo la posizione del nome nel lavoro… Lui (Riva, ndr) mette tutti lavori del cavolo dove sei primo nome, però tutti lavori del cavolo… Così mi possono fregare anche a Napoli” aveva detto Puoti, anche lui intercettato.   https://notizie.virgilio.it