Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha partecipato al Forum promosso dall’Unione europea sulla protezione degli afghani a rischio presieduta dall’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, e dal Commissario Affari Interni, Ylva Johansson.
La responsabile del Viminale, ricordando che l’Italia è riuscita ad evacuare con un ponte aereo oltre 4.900 cittadini afghani attualmente inseriti nel nostro sistema di accoglienza fondato sulla rete degli enti locali, ha ribadito la necessità per i prossimi mesi di una forte linea europea di intervento finalizzata ad evitare, quanto più possibile, che gli afghani in cerca di protezione finiscano nelle mani dei trafficanti di essere umani.
“Dobbiamo sviluppare la collaborazione con i Paesi terzi di transito per smantellare le reti dei trafficanti, rafforzando la capacità di accoglienza dei Paesi limitrofi all’Afghanistan – ha detto il ministro Lamorgese – e contemporaneamente prevedere canali d’ingresso legali per le persone vulnerabili”.
Canali legali per gli afghani
In questa direzione, il ministero dell’Interno sta valutando la possibilità, nell’ambito del programma di resettlement europeo per il 2022, di riservare una quota per i cittadini afghani presenti in Turchia. E’ in via di definizione anche un progetto di corridoi umanitari destinato ad ammettere in Italia, nell’arco dei prossimi di 24 mesi, cittadini afghani in evidente bisogno di protezione internazionale da Pakistan ed Iran. (askanews)