Aereo precipitato a Milano, non escluso malore del pilota

Aereo precipitato a Milano, non escluso malore del pilota

Stando agli esperti, non si possono escludere né un malore del pilota né il disorientamento in mezzo alle nuvole. Un’altra ipotesi riguarda il motore, che potrebbe essersi “piantato”.

“Perché avete deviato? Per evitare una turbolenza?”. Sarebbe stato questo l’ultimo contatto radio tra il Centro di controllo di Linate e l’aereo precipitato a San Donato Milanese, il cui pilota avrebbe risposto con un secco “no”. Subito dopo il velivolo è sparito dai radar. Alle 13:07, tre minuti dopo il decollo, l’ultraleggero ha deviato dalla rotta prestabilita e ha iniziato a perdere 25-30 metri di quota al secondo. Si indaga per scoprirne il motivo.

Come riporta il Corriere della Sera, l’aereo pilotato dal 68enne Dan Petrescu scompare dai monitor senza alcun allarme e senza chiedere di rientrare d’urgenza in aeroporto. In quel momento i bollettini meteo su San Donato mostrano pioviggine, vento leggero e nuvole basse. Il velivolo perde quota per sedici secondi fino a schiantarsi.

Le indagini dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo e l’analisi della scatola nera faranno luce sulle cause della tragedia. Alle 12:52 il Pilatus Pc-12 romeno si è mosso dal parcheggio di Linate Prime, il terminal dei voli privati, per dirigersi verso la pista 36. Alle 13:04:08 è decollato dirigendosi verso Nord, passando sopra l’Idroscalo di Milano, per poi virare a Sud dell’aeroporto. La prima deviazione dalla rotta si registra al di sopra di Metanopoli, frazione di San Donato Milanese. Alle 13:07:40 procede a 293 chilometri orari e a 1.631 metri di quota. Due secondi dopo la quota scende a 1.615 e la velocità balza a quasi 303 chilometri orari.

Non escluso malore del pilota

Le ipotesi – Stando agli esperti, non si possono escludere né un malore del pilota né il disorientamento in mezzo alle nuvole. Un’altra ipotesi riguarda il motore, che potrebbe essersi “piantato”.  tgcom24.mediaset.it