La Porta del Paradiso di Emanuele Viscuso

Porta del Paradiso

Di Emanuele Viscuso – Sta per inaugurarsi a Puerto Escondido una grande opera monumentale dello scultore italiano Emanuele Viscuso, “La Porta del Paradiso”. Tale opera decorerà il resort che l’artista sta costruendo in Messico e sarà l’entrata alla zona più esclusiva, con le suite più lussuose della struttura che, da lontano, regala a Puerto Escondido la visione di una vera e propria acropoli greca, un eden, con giardini pensili e una vista mozzafiato sulla spiaggia di Zicatela, gioia dei surfisti di tutto il mondo.

Il resort avrà anche una zona ispirata alle terme romane, con una serie di piscine a temperature diverse e un bagno turco con vista sull’oceano. Viscuso, scultore, architetto, designer e autore di tutto, ha disegnato ogni particolare ispirandosi ai classici greci e romani, compresi i fregi, che saranno realizzati con la tecnica del trompe l’oeil, come le carte da parati con le biblioteche antiche ed altri soggetti con cui l’artista ha rivestito case, hotel, uffici e club in tutto il mondo. I bagni saranno decorati con mosaici d’ispirazione romana, realizzati allo stesso modo.

La simbologia della Porta del Paradiso di Viscuso proviene anche dalla grande spiritualità dell’artista che, allontanatosi volutamente dai clamori del mondo, ha scelto per il suo buen retiro un luogo che sembra più un convento che una casa, che permettesse di vivere anche in solitudine e meditazione facendo proprio il motto benedettino “Ora et labora”.

Porta del Paradiso, perchè questo nome

A chi chiede perché questo nome, tra il serio e il faceto, l’artista risponde: “Sono nato la Notte di Natale, come Gesù. Mi chiamo Emanuele, Dio con noi, il nome che i profeti avevano dato al Messia. Il mio cognome, Viscuso, vuol dire “io vi perdono”, quello che ha fatto il nostro Redentore. Ora potrò anche dire: Vieni con me in Paradiso”.

La Porta del Paradiso di Emanuele Viscuso è alta cinque metri e larga dieci metri e si presenta come l’ingresso a un tempio il cui timpano è decorato da sette anfore di grandezza diversa che simboleggiano sia i sette Doni dello Spirito Santo nel Cristianesimo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio, che le sette Opere di Misericordia: dar mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, seppellire i morti, alloggiare i pellegrini, visitare i malati, e visitare i carcerati; infine sette come l’assieme delle virtù teologali Fede, Speranza e Carità e delle Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza.

Porta del Paradiso, l’inaugurazione

L’inaugurazione della Porta del Paradiso di Emanuele Viscuso avverrà il 15 ottobre 2021 alle 11:30, in contemporanea con l’inaugurazione al Quirinale della mostra che avrà come protagonista la “Porta dell’Inferno” di Rodin.

Abbiamo chiesto a Viscuso come mai tale sincronicità.
Risponde l’artista: Della mostra di Roma so da pochi giorni, mentre sto lavorando a questa mia “Porta” da quattro anni. Il caso, o chi per esso, vuole che stia per essere completata solo adesso. Certamente questa sincronia fa pensare. All’inaugurazione farò eseguire musica sacra e specialmente “Christo aperite portas”, l’inno per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Ma non posso nascondere che questa celebrazione dell’Inferno a Roma mi turba. Specialmente in un momento cosi infernale per l’Italia. Per la mia patria prego incessantemente e ripeto con Cristo: Vade retro Satana!

Madrina dell’evento, la scrittrice e saggista italiana Ornella Mariani.