Sostituire chi è senza Green Pass – Le aziende con meno di 15 dipendenti potranno sostituire temporaneamente il lavoratore senza green pass. E lo stop allo stipendio scatta fin dal primo giorno in cui il dipendente si presenta sul luogo di lavoro privo del certificato. Sono i primi chiarimenti arrivati da Palazzo Chigi dopo il decreto legge approvato ieri.
C’è ora un mese di tempo per sciogliere i tanti nodi che il provvedimento consegna alle amministrazioni pubbliche e alle imprese private: dall’incrocio dell’obbligo del Green pass con il ritorno al lavoro in presenza alla difficile organizzazione dei servizi di forze dell’ordine e vigili del fuoco, all’allungamento della validità del tampone molecolare fino a 72 ore contestato dagli esperti.
Intanto, c’è stato il via libera dal Consiglio di Stato alla certificazione, la cui richiesta non viola la privacy ed è legittima.
Entro lunedì il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Entro lunedì il decreto – dopo la firma del capo dello Stato – sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L’obbligo della certificazione verde entrerà in vigore dal 15 ottobre fino al 31 dicembre, con l’obiettivo di scardinare lo zoccolo duro dei no vax innalzando la quota di immunizzati che ha superato i 40 milioni, pari al 68% dell’intera popolazione (il 76% tenendo conto di quella vaccinabile).
“E’ un provvedimento drastico ma è indispensabile per raggiungere l’80% di immunizzazione”, spiega la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. “O ti vaccini o ti tamponi, non mi sembra una violenza inaccettabile”, osserva da parte sua il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta. www.rainews.it