BARI/RUFFANO (Lecce) – È morta dopo 26 giorni di coma, in cui era caduta due giorni dopo avere ricevuto la seconda dose di Pfizer. E adesso sarà l’autopsia a chiarire se vi siano correlazioni tra il decesso della giovanissima e la somministrazione del vaccino. Lo scrive il giornale locale www.corrieresalentino.it
Drammatico epilogo per la quattordicenne Majda El Azrak, ruffanese di origini marocchine, entrata in stato di coma il 19 agosto scorso e ricoverata da allora all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, proveniente dal nosocomio di Tricase, dov’è morta nella tarda mattinata di ieri.
Sulla vicenda della sfortunata ragazzina è già stato depositato un esposto in procura da parte dei genitori, che – assistiti dall’avvocato Pasquale Scorrano – hanno chiesto alla magistratura leccese di accertare se la somministrazone del vaccino sia stata la causa scatenante del coma della figlia e del suo successivo decesso. Nell’esposto è stato chiesto il sequestro dei referti medici, dei diari di ricovero e delle cartelle cliniche degli ospedali di Tricase e Bari.
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In coma dopo la seconda dose di Pfizer
La giovane aveva ricevuto la prima dose di Pfizer il 22 luglio e la seconda il 17 agosto. Il giorno successivo alla somministrazione del richiamo, però, aveva manifestato mal di testa e un gonfiore ad un occhio, per i quali era stata poi ricoverata a Tricase per eseguire una serie di accertamenti. Qui però la sua situazione si è aggravata rapidamente, fino ad entrare in coma. Trasferita il giorno successivo nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale barese, putroppo, ieri è sopraggiunto il decesso.
Per i medici si sarebbe trattata di una particolare forma di meningite, ma la ragazzina aveva ricevuto per tempo tutti i vaccini contro la malattia. Sarà l’autopsia a chiarire tutti i dubbi dei genitori.
Complimenti al giornale per il coraggio e l’onestà nel pubblicare una di quelle notizie che la stampa di regime tenta di nascondere. Spero che i genitori della sfortunata bambina vadano avanti senza farsi intimidire.