“I no vax non insultano il presidente Draghi, Burioni o me. Insultano tutti gli italiani che si sono vaccinati, questo viene dimenticato”. Il professor Matteo Bassetti, responsabile di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, si esprime così ad Agorà.
“Gli insulti a me non interessano. La stragrande maggioranza degli italiani è per le vaccinazioni, lo ha dimostrato e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. I giovani stanno stando l’esempio ai 50enni che sono convinti di avere la sindrome di Superman. Gli insulti sono contro tutti gli italiani che hanno fatto diligentemente il proprio dovere”, dice.
80% di vaccinati non basta
In Italia si discute di terza dose e obbligo vaccinale. “Lo strumento migliore oggi, per cercare di incentivare la vaccinazione, è l’estensione del green pass ad altre attività. Io parlo da medico: in quest’estate forse abbiamo fatto fare ai medici il mestiere dei politici. Da medico dico che dobbiamo vaccinare più persone possibili. Probabilmente l’80% di vaccinati non basta con la variante Delta, perché la malattia assomiglia alla varicella. Dobbiamo puntare al 90%, l’immunità di gregge non garantisce a quel 10% di non vaccinati di essere coperti”, afferma.
“La vaccinazione è un atto d’amore verso noi stessi, per tutelare la nostra salute e per evitare di intasare ospedali e terapie intensive, cosa che probabilmente succederà in autunno. Decidere come arrivarci spetta alla politica, non ai medici. Mi spiace constatare che in Italia abbiamo fatto diventare i vaccini argomento di lotta politica, non è accaduto in nessuna altra parte del mondo”, dice ancora. adnkronos