LA VALLETTA, 06 SET – Torna alla ribalta giudiziaria a Malta il ‘cold case’ di John Dalli, che nel 2012 era il Commissario UE per la Salute quando venne bruscamente ‘licenziato’ dall’allora presidente Barroso per lo scandalo di una tentata concussione denunciata da un’azienda svedese produttrice di tabacco da masticare (il cosiddetto ‘snus’ particolarmente diffuso nei paesi scandinavi).
Secondo quanto riporta il Times of Malta, Dalli dovrà affrontare accuse penali per il tentativo compiuto dal suo assistente Silvio Zammit di chiedere una tangente da 60 milioni di euro in cambio di un parere favorevole a permettere la vendita dello ‘snus’ in tutta l’Unione Europea.
Del dicembre 2012, poco dopo il ‘licenziamento’ del suo capo dall’incarico europeo, Zammit fu incriminato per commercio di influenze e complicità nella tentata estorsione. Dalli tornò a Malta solo nel 2013, dopo che il neo eletto governo laburista aveva rimosso l’allora capo della polizia John Rizzo.
Rizzo negli anni ha sempre insistito che l’ex Commissario Ue per la salute dovesse andare a giudizio. Ma il suo successore, Peter Paul Zammit, aveva deciso che non ci fossero prove sufficienti per l’apertura di un processo. Il governo laburista di Robert Abela, succeduto a Joseph Muscat nel gennaio 2020 dopo le rivelazioni sul caso Caruana, ha nominato a capo della polizia Angelo Gafà, che nel 2012 era l’ispettore che condusse materialmente le indagini su Zammit e Dalli. (ANSA)