“Sono arrivati senza nulla, scossi per quello che è loro successo ma tutto sommato stanno bene. Con una grande dignità e nobiltà d’animo”. Il dottor Giancarlo Santone, direttore per la Asl Roma 1 del centro Samifo (che gestisce i rifugiati), li conosce bene ormai. Da quando sono stati presi in carico dalla regione Lazio prima e dal centro allestito dentro Villa Monte Mario delle suore Carmelitane poi. 52 persone fuggite di fretta e furia dal loro paese, e in alcuni casi separati dai loro affetti, per sfuggire a persecuzione e morte.
Gli afghani hanno accettato di vaccinarsi
Nel pomeriggio di oggi, lunedì 30 agosto, il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è venuto a far visita al centro ed ai suoi ospiti in occasione dell’avvio delle vaccinazioni anti Covid-19. “Tutti hanno accettato ed è un gran segno di intelligenza – dice Zingaretti -, ringrazio tutti quelli che si sono mossi per garantire assistenza e supporto a queste persone”. Tra loro una donna incinta al nono mese “già presa in carico dal sistema sanitario nazionale – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato”.
Tanta la solidarietà arrivata dalla società civile in queste ore, con la quale si è potuto fornire loro beni di prima necessità e assistenza: “Il nostro impegno però non si ferma qui – conclude Zingaretti -. Stiamo finanziando un progetto con le Ong per dare supporto anche a chi è rimasto in Afghanistan”. www.romatoday.it