Una bimba di 9 anni sta giocando nell’area verde sotto casa a Milano. A un tratto, si avvicina un uomo, che poi si scoprirà essere un quarantacinquenne originario della Costa d’Avorio pluripregiudicato e con diversi ordini di espulsione mai eseguiti: “Dammi un bacio, dammi un bacio”. Nessuno però ci fa caso: l’uomo ha toni gentili, non sembra avere l’aria di un molestatore.
La situazione cambia rapidamente: l’ivoriano si fa pressante. La piccola fugge verso casa e racconta tutto alla mamma e allo zio. I familiari scendono immediatamente: “Lascia stare la bambina”, gli urla lo zio di 30 anni. L’ivoriano reagisce: fruga in un cestino della spazzatura, tira fuori una bottiglia di birra vuota, ne spacca il collo a terra e inizia ad agitare il coccio contro le persone presenti in quel momento nel parchetto.
L’ivoriano è completamente fuori di sé e punta deciso verso lo zio della bimba: lo colpisce al braccio destro, lacerandogli il bicipite e lesionando un’arteria, rivela il Giorno. Una donna gli stringe attorno al braccio una maglietta per frenare l’emorragia. Il trentenne viene trasportato in ospedale e se la caverà, anche se la prognosi dovrebbe superare ampiamente i 30 giorni.
Leggi anche
► Migranti, Lamorgese: “l’insicurezza è una percezione”
Dai controlli si scoprono i precedenti accumulati in circa vent’anni di permanenza a Milano da irregolare dell’ivoriano: reati contro il patrimonio, denunce per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e una sfilza di espulsioni senza esito. liberoquotidiano.it